Il linguaggio del corpo nel processo d’attrazione con il sesso opposto, ha una reazione istintiva come un riflesso condizionato stimolo-risposta (esperimento sui cani di Pavlov) causando una reazione fisiologica: il tono muscolare aumenta, le spalle si raddrizzano, il petto va all’infuori e più in generale il corpo assume una postura eretta e si pavoneggia!
I comportamenti utilizzati dalle donne nel corteggiamento sono: lo sguardo breve (massimo 5 secondi), il sorriso o meglio il mezzo sorriso, il pavoneggiarsi (raddrizzare il busto per evidenziare il seno, incrocia le gambe o le caviglie, se in piedi inclina leggermente la testa verso un lato, espone il collo), il toccarsi i capelli allisciandoli o accarezzandoli, inumidirsi le labbra con la lingua, il cercare un minimo di contatto fisico utilizzando le proprie mani.
Le donne spesso iniziano il corteggiamento ondeggiando i fianchi, enfatizzando le proprie forme con un abito aderente per essere avvenenti, inarcando le sopracciglia ed esaltando lo sguardo mostrando la ricerca di protezione del maschio. Inoltre, distogliendo lo sguardo dopo alcuni secondi, trasmette all’uomo la consapevolezza che sia una donna “difficile da ottenere”, comunica la sua riluttanza a fare immediatamente sesso con chiunque. I comportamenti utilizzati dagli uomini nel corteggiamento di una ragazza ad esempio sono: inarcamento del corpo, allungamento degli arti, grandi gesti con le braccia, innalzamento del mento, risate accentuate, se è seduto il maschio tende ad appoggiare la schiena all’indietro e vuole dimostrare alla donna, illudendosi, che è rilassato (a volte mette le braccia dietro la testa).
I segnali non verbali indicano: “Guarda verso di me, fidati di me, io sono potente ma non voglio farti del male. E io non voglio niente… ancora almeno.” L’ondeggiare silenziosamente, pendere da un lato, sorridere e guardare l’altra persona certamente porta la coppia al pieno allineamento frontale. Faccia a faccia.
Questo tipo di sequenza, crea “il riconoscimento, la danza, la sincronizzazione” è fondamentale per il corteggiamento. La sequenza è questa: guardare, parlare, toccare, baciare, fare l’amore. Da parte del maschio le caratteristiche sono l’estensione del mento evidenziando una mascella forte, mostrare i pettorali e i muscoli, ridere a voce alta. Tutte queste peculiarità donano all’uomo la capacità di proteggere la donna e la prole. Il linguaggio del corpo può anche essere un vero e proprio STOP al corteggiamento.
Una donna può rallentare un approccio, orientando il suo corpo un po’ distante o incrociando le braccia sul petto, o evitare d’incontrare lo sguardo dell’uomo. Per “congelare la situazione” si può sbadigliare, aggrottare le sopracciglia, sogghignare, scuotere la testa da un lato all’altro come a dire “No”, mettere le mani in tasca, tenere il corpo rigido come un tronco, fissare lo sguardo sopra la testa dell’altro, o semplicemente parlare con altre persone.
Quando ognuno di noi individua una “possibile preda” o “cacciatore” riferendosi all’attrazione con un membro del sesso opposto, alcune sostanze, stili personali, gesti, cenni di compatibilità emotiva, forse persino gli odori, automaticamente suscitano il nostro interesse perché non sono solo compatibilità genetica, ma corrispondono al modello di compagno o compagna desiderato visualizzato nella nostra mente. Il momento dell’attrazione crea infatti, uno “shock” cerebrale.
Quando affrontiamo una nuova sfida, ci sentiamo generalmente tesi e sotto pressione, quasi stressati. Questo stress positivo ci fa essere proattivi e ci fa uscire dalla “zona di comfort”, il nostro spazio fisico/comportamentale conosciuto e abituale, il nostro agio, la nostra comodità.
Quando siamo attratti da una persona non ci fermiamo a pensare, reagiamo, operando su una sensazione “di pancia”, con le farfalle nello stomaco, vertigini, mani sudate e la faccia arrossata causata dalla reattività del cervello emozionale. Abbiamo la razionalità giusta per spingerci alla fase successiva, l’accoppiamento sessuale.
Quando una relazione progredisce, due adulti possono valutarsi potenziali compagni, pensare alle cose più concrete e decidere di amare, affinare o abbandonare. Ma al momento di attrazione e di flirt, i corpi, le menti e il senso sono temporaneamente ostaggio delle parti più istintive del cervello, le parti impulsive che noi esseri umani condividiamo con gli animali.
Ti saluto con un breve video molto “light” tratto dal film “100 ragazze” ma con degli spunti interessanti sul linguaggio del corpo durante l’attrazione dell’uomo nei confronti della donna. E tu quando ti sei sentito/a attratto/a da qualcuno cosa hai provato? Dimmelo nei commenti.
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articolo interessante pierluigi.una buona variante è anche il rompere gli schemi anche se di imprevedibile riuscita o meno- Ma affrontandolo sul discorso tra colleghi che ne pensi?
Caro Stefano,
Le dinamiche sociali che intervengono in un ambiente di lavoro sono eccezionali! Per avere successo nel rompere gli schemi, si deve lavorare sulla persuasione per farsi notare!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Pensare che l’attrazione maggiore e inspiegabile l’ho avuta per uomini che non sono mai stati tra i miei ideali..
Ciao Angela,
Chiarissima la tua affermazione! A volte l’attrazione viene stimolata da aspetti che magari in altre persone non ci interessa notare: uno sguardo profondo, un mento più pronunciato, un pizzetto, etc. etc. Credo che sia fondamentale l’attrazione mentale che 2 persone riescono a dimostrare uno all’altro.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Stefano a cosa ti riferisci? Le maggiori attrazioni avvengono sul posto di lavoro essendo un ambiente protetto!
Ciao Giorgia Sandrelli,
Giustissimo! Il posto di lavoro non a caso è il luogo in cui si instaurano le maggiori relazioni amorose: ci si conosce, ci si confida, ci si innamora!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
@ giorgia
l’ambiente di lavoro è protetto fino a un certo punto.
Te come vivresti il lavoro dopo un flirt con un collega che finisca pure male e ci devi lavorare vicino 8 ore al giorno?
Stefano,
Il rischio dei flirt sul lavoro è quello: se ti innamori diventi una coppia e sei felice, se va male serve molta maturità per continuare a collaborare mettendo da parte i sentimenti, difficile compito questo!
In bocca al lupo allora!
Giorgia
@giorgia
Già!