Il senso di colpa è un sentimento molto amaro, una sensazione che ci fa guardare indietro al passato, dando un significato sul nostro comportamento che giudichiamo troppo severamente e non corretto.
Si può basare su un evento reale o immaginario, ma l’emozione negativa che si prova quando si evoca l’atto in questione può essere la stessa.
Il senso di colpa è una delle cose più distruttive che possiamo sperimentare, perché il fantasma del passato estende la sua influenza per ciò che viviamo oggi e, a volte, il suo effetto è paralizzante.
Tuttavia, non tutti si sentono allo stesso modo o in colpa per le stesse ragioni.
Per esempio, ci sono persone che sono in grado di infliggere un dispiacere ad un altro individuo in modo consapevole, senza sensi di colpa e altri invece, si sentono in colpa per aver mangiato tre cioccolatini durante la dieta.
Poiché l’intensità fa la differenza, qualcuno non può vivere in pace dopo aver falsamente accusato un’altra persona per esempio, e un altro invece, può vivere la cosa come un lieve disturbo superabile in pochi secondi.
E’ quando il senso di colpa diventa un peso che dobbiamo intervenire sulla questione. Spesso ascoltiamo da chi ci è vicino frasi di questo tipo: “Non voglio parlarne” “Non me lo ricordare”. Il malessere non si vede, ma si sente e la sua amarezza permane nel tempo.
Ecco 5 tappe per superare il senso di colpa:
1. Chiamalo responsabilità.
La colpa è mescolata con convinzioni personali e principi rigidi.
Che cosa hai fatto in passato di così orribile? Hai rubato qualcosa? Hai fatto male a qualcuno accidentalmente? Oggettivamente, cosa è che ti dà fastidio e ti tortura? Assumersi la responsabilità, questo è il primo passo, che si tratti di qualcosa che si dovrebbe fare e non fai o di qualcosa che hai fatto realmente o presumibilmente, non fermarti a dare la colpa a te stesso ma trasformala in responsabilità, cioè fare le azioni e prendersi le conseguenze, anche quando le cose vanno male.
2. Accetta che sei umano.
Noi esseri umani facciamo errori costantemente. Non solo. A volte agiamo d’impulso o semplicemente egoisticamente, senza considerare le conseguenze che possono derivare.
Assolutamente tutti noi possiamo sbagliare, violare regole e precetti, e qualche volta non ci comportiamo con integrità e correttezza.
E’ lodevole e auspicabile dare il meglio di noi stessi, ma non siamo macchine programmate per comportarci in serie. Che piaccia o no, noi possiamo fare gli stessi errori altre centinaia di volte nelle medesime situazioni, sembra folle ma è così! Albert Einstein affermava “Se fai le stesse cose e nello stesso modo otterrai gli stessi risultati”, quindi per modificare i risultati occorre o fare cose diverse oppure fare le stesse ma con modalità differenti.
Possibile che ognuno di noi porti un peso a tempo indeterminato per tutti questi errori? Ha senso? La risposta è NO!
3. Perdona.
Il perdono ti renderà libero. La parola chiave per liberarsi del peso del passato è solo questo: il perdono.
Il perdono libera il “colpevole” e chi è stato danneggiato. Basta tracciare una linea e ricominciare, lasciandosi alle spalle il dolore.
A volte ci vuole tempo, richiede pazienza e compassione nel concederlo, virtù che non si conquistano in un giorno. Ma la capacità di perdonare renderà la nostra vita più facile. In primo luogo, imparare a perdonare noi, e poi, naturalmente, perdona gli errori degli altri.
4. Avanza.
Il senso di colpa si riferisce solo al passato e come tale non c’è più. Sentirsi male per qualcosa che non esiste più significa buttare via momenti, giorni, mesi o anni addirittura. Alla fine conviene lasciare andare il senso di colpa o continuare a rovinarti anche il tuo presente e il tuo futuro?
Quando sei riuscito a perdonare, puoi alzare la testa e continuare a camminare. Il senso di pace è direttamente proporzionale al dolore che albergava dentro di te in precedenza.
5. Confrontati.
Apri il tuo senso di colpa non a tutti, ma soltanto a qualcuno di cui ti fidi, un parente o un amico, un mentore se lo hai, in modo da avere un confronto oggettivo sul tuo problema. Se puoi, rivolgiti ad un lifecoch, vedrai che confrontarti apertamente ti aiuterà a vedere dei punti di vista che non consideravi.
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Naturalmente se ti privi del senso di colpa e ti impegni per seguire le cinque fasi, sentirai un sollievo immediato. Tutto ciò, richiede pazienza e alcuni tentativi, spesso ai miei corsi in aula di Autostima le persone che arrivano a me hanno iniziato dal desiderio di essere consepevoli e decidono di non perdere di vista l’obiettivo. Superare le tue avversità ne vale la pena, non credi?
Raccontamelo nei commenti! Ma prima guarda questo breve video tratto dal film “Mangia Prega Ama” con Julia Roberts, per comprendere di come anche i nostri problemi sono una nostra scelta!
Interessante, ma se per una vita ti senti dire che potevi fare di meglio, potevi impegnarti di più o simile come si fa a non avere sensi di colpa?Quando basta poco per colpevolizzarti e portarti a reazioni impulsive di ogni genere tranne che utili?
Ciao,
E’ vero, purtroppo occorre fare “pulizia” dei messaggi genitoriali negativi che ci hanno fatto crescere con l’idea di far piacere agli altri per essere accettati e stare nel giusto altrimenti dobbiamo sentirci in colpa!
A presto,
Pierluigi D’Alessio
Mi sento in colpa perché dopo due giorni di lavoro,mi sono messa in malattia,e non credo di tornare più,mi sento ora in colpa perché penso di aver perso un opportunità,ma se penso che dovrei ritornarci,mi prende l ansia.
Ciao Arcangela,
Spesso bisogna fare delle scelte, a volte bisogna decidere cosa è meglio per noi. E una volta deciso, stop ai ripensamenti ed ipotesi irreali. Se un lavoro non ti dà stare bene, vuol dire che qualcosa non va quindi è inutile avere sensi di colpa…
Un abbraccio Pierluigi D’Alessio
Ciao,
La mia compagna ha molti sensi di colpa per via di aver lasciato la sua famiglia di origine a Lucca ed essersi trasferita a Torino, come posso aiutarla?
Ciao Tommy,
Dalle supporto cercando di farle comprendere che il senso di colpa serve soltanto a rovinarsi il presente! Le decisioni non devono essere visti come momenti in cui non si può sbagliare, a volte occorre riflettere che quando prendiamo una decisione o una strada significa che in quel momento era giusto fare così e una volta intrapresa, rimurginare nel passato non ci porta benefici!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Ciao,
Mio marito non ha accettato un’offerta di lavoro perché l’ho scoraggiato ed ora è disoccupato. Non posso perdonarmelo, come posso farmene una ragione?
Cara Agata,
Il passato è andato, in quel momento probabilmente era stata la decisione giusta per quella situazione, indipendentemente dal fatto che poi si è rilevato un presunto errore. Perdonatelo e sono certo che potrai essere di maggior supporto a tuo marito per ricercare un nuovo lavoro. Tira fuori la proattività e torna ad essere una squadra con tuo marito per superare questa avversità.
Fammi sapere,
Pierluigi D’Alessio
ciao,cosa intende per responsabilità?dobbiamo dire alla persona a cui abbiamo fatto del male tutto ciò che gli abbiamo fatto?o basta ammettere davanti a lui che nn mi sono comportata bene?è questo che mi turba…non riuscirei a dire tutto ciò che ho fatto…
Ciao Lara,
Certamente il termine responsabilità, fa riferimento a chi agisce tenendo conto delle conseguenze prevedibili delle sue scelte e dei suoi comportamenti. La verità alla lunga è sempre liberatoria cara Lara. Puoi nascondere qualcosa a qualcuno ma mai a te stessa. E alla lunga la tua coerenza dove finisce?
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
i miei sensi di colpa mi portano ad aver paura di essere serena sono quasi certa che nel momento in cui staro’ bene mi capiterà qualcosa di brutto è un po’ di anni che faccio analisi ma la situazione non è migliorata ho avuto un passato movimentato orfana di padre a 14 anni e con una madre con cui solo adesso riesco un po’ a parlare .La cosa peggiore che somatizzo e sono convinta che tante cose che mi vengono dipendano da questo.
Cara Patrizia,
Hai mai pensato ad annullare tutto il tuo passato e ricominciare da zero? Intendo iniziare a vedere il mondo con altri occhi, a vedere il rapporto con i tuoi genitori senza giudizi, a perdonare tuo padre o tua madre per le eventuali colpe che attribuisci loro, a perdonare te stessa per il tuo presunto comportamento che non ti accetti.
E se tutti questi sensi di colpa che hai individuato non fossero reali?
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
ci pensero’ grazie per la risposta
Vorrei lasciare la mia ragazza ma non lo faccio altrimentibmi sentirei in colpa, dato che senza di me non uscirebbe di casa perchè non ha come muoversi. Peró davvero mi sono stancato del rapporto di coppia e non riesco a parlarci
Caro Luigi,
Se vuoi veramente bene alla tua ragazza e soprattutto a te stesso devi agire e lasciare spazio alla tua volontà! Nella vita tutti noi ci troviamo a prendere delle decisioni che in qualche modo a volte vanno contro altre persone ma non possiamo rinunciarvi soltanto per questo, la nostra vita è troppo importante!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Signor Pierluigi,
La ringrazio per la risposta, dato che l 11 settembre ho i test universitari ho una settimana occupata dallo studio.
Approfitto per rimanere a casa la sera e non trascorrere il tempo con Lei quindi ci rifletto su !
Saluti
Ho il senso di colpa di aver rovinato la storia con la mia fidanzata. Ero innamorato di lei ma ho rovinato tutto ….
Ciao Daniele,
In che senso hai rovinato tutto? Facci comprendere meglio!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Da tempo un profondo senso di colpa mi attanaglia e mi condiziona la vita : 8 anni fa, ero poco più che ventenne, presi la pillola del giorno dopo.
Ho penato molte volte se all’epoca del fatto sapessi effettivamente come funzionasse, ma nonostante gli sforzi non riesco a ricordarlo.
La cosa è passata in sordina per un po’, quasi come se io l’avessi rimossa , poi un giorno è esploso tutto di colpo.
Da allora non faccio che rimpiangere quello che ho fatto angustiandomi per il fatto che forse ( la certezza non l’avrò mai ) ero rimasta incinta e, a causa della pillola, la gravidanza non è potuta proseguire.
Penso spesso a quel bambino che forse iniziava a formarsi in me e mi maledico ogni giorno per la scelta fatta.
Da allora non sono più serena.
Grazie per la sua risposta.
aggiungo che fare ora un figlio non è, come mi dicono tutti, la “soluzione ideale “…un figlio non sarà mai quello che forse aspettavo l’altra volta.
E io ora un figlio lo desidero molto ma non posso averlo adesso perchè merita una mamma serena, non deve essere “una cura” ma curato…e a causa di quest storia non posso farlo…altrimeti sarei un’egoista.
Cara Marta,
Perché ti sei creata questo circolo vizioso della depressione?
Otto anni fa potevi avere un figlio oppure no, potevi avere un aborto spontaneo, ma se hai deciso di prendere la pillola del giorno dopo, in quel momento probabilmente era la soluzione più opportuna. A 20 anni certamente non è facile avere un bambino e comportarsi da adulto, avresti dovuto rivedere tutte le tue scelte dell’epoca.
Inoltre, quello che è fatto è fatto e non puoi vivere nella tristezza del passato.
Ma il tuo partner vorrebbe un figlio? E’ sempre lo stesso partner di 8 anni fa?
Lascia andare l’emozione negativa, abbandonala. Accogli dentro di te la positività e trasformala in amore per poter accogliere un concepimento.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Ciao.. Scrivo questo commento nn per me ma per una coppia di cari amici .. in breve.. Fidanzati da 10 anni sposati un anno fa..lui dopo il matrimonio dice di sentirsi un fallito nn si sente capito dalla compagna e si confida con la migliore amica di lei.. nasce una relazione extraconiugale.. nel frattempo però la moglie rimane in cinta.. Lui nn ha il coraggio di abbandonarla e vive nella falsità continuando a vedere l’amante.. Però pochi mesi prima del parto la moglie scopre tutto.. Decisi a ritentare continuano a vivere insieme con pessimi risultati.. La bimba nasce e lui cade ancora di più nella sua depressione.. Lei va via di casa lui se ricerca e riporta a casa promettendole di cambiare.. Ma nn fu così.. Insomma lui è confuso nn sa con chi vuole vivere .. la moglie pensa che stia a casa solo per il forte senso di colpa che ha nei suoi confronti e nei confronti della bambina… Come posso dargli un buon consiglio visto che a turno sono sempre da me a sfogarsi?? Grazie
Cara Lu,
Ascolta i loro pensieri e i loro cuori… Vivere con i sensi di colpa è devastante! Tutti hanno diritto alla felicità e portare avanti una relazione soltanto per “senso del dovere” non credo possa facci sentire sereni con noi stessi e con le persone che vogliamo bene, bambini compresi.
A presto,
Pierluigi D’Alessio
Io, da buon infp, ho spesso dei sensi di colpa allucinanti, anche nel senso che magari spariscono tanto in fretta quanto sono venuti e durati, ma sono di grande intensità.
Mi vengono più che altro per quella … di mia madre, che mi ha attaccato tutti i suoi difetti, e comq oggettivamente è una persona pessima, e ha fatto un lavoro pessimo nell’educarmi (anche uno psicologo è purtroppo d’accordo con me, quindi penso sia oggettivo, e non ho la mente annebbiata).
d’altra parte non riesco a liberarmi dai sensi di colpa quando la insulto… se mi fa del male, subisco, e sto male; se mi fa del male e la insulto, sto male ugualmente; poi si creano pure circoli viziosi nel senso che la odio perchè mi fa stare male e non so distaccarmi, e perché vedo che ho preso tutti i suoi più squallidi difetti. quando mi ci ritrovo la odio per avermeli attaccati, e quando la odio si creano i circoli viziosi.. ma c’è tanto da dire…
non so cosa chiedere… son cose radicate e gravi. penso che l’unico modo per liberarmene sia di andarmene di casa, ma come se non bastasse questo paese di merda sappiamo in che condizione è, e continuo a stare in questa casa… chissà per quanto…
Ciao A,
Se sei adulto ora hai tutte le possibilità per crearti una nuova immagine ed abbandonare questo legame mentale di amore e odio nei confronti di tua madre. Lascia andare questa negatività, è soltanto un’energia negativa che trattiene stati d’animo deleteri.
Passa al pensiero superiore, vai al di là dei fatti ed episodi.
A presto,
Pierluigi D’Alessio
Ho un grosso senso di colpa….non ho provato quando potevo ad avere un figlio…dicendo che non potevo averne e il tempo e’ passato! Ora ho 37 anni e mio marito 42 abbiamo una bimba di 4 e mi sento in colpa x non averle dato un fratello….tutti mi dicono che posso ancora provare a fare il secondo…ma mi assale il terrore di avere un figlio adolescente a 60 anni! Sto impazzendo non riesco più a guardare in faccia mia figlia e gli errori del passato mi stanno schiacciando! Grazie per risposte
Cara Cri,
Che senso ha prendere dei sensi di colpa per qualcosa che non hai commesso? Non pensare al passato o al futuro ma concentrati sul presente e sull’amore che puoi dare a tuo marito e alla tua bimba. Non serve generare della prole per favorire altre persone: figli compresi… Deve essere una scelta della coppia e tu fai parte di questa coppia!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Caro Signor Pierluigi,
la ringrazio x la risposta…so che lei ha ragione ma non posso smettere di pensare che magari adesso potrei avere due splendidi figli…è vero ne ho una e x chi non può averne questo e’ già un miracolo…poi non so x quale assurdo gioco del destino in questo periodo tre mie amiche di 40 e 44 anni sono in dolce attesa del secondo figlio e mi dicono che è una gioia immensa e che secondo loro sto facendo uno sbaglio almeno a non provarci così da evitare un’ulteriore senso di colpa! Le aggiungo inoltre che x mio marito vorrebbe provare ma andrebbe bene anche così come siamo! Visto che non ci conosciamo personalmente ho fiducia nel suo giudizio abbiettivo! La prego ma dica cosa devo fare sono davvero disperata! Cordiali saluti cri
Cara Cri,
Io non sono nessuno per poterti dire cosa devi fare, sono certo che puoi decidere tu cosa fare per il tuo meglio. Prova a decidere pensando agli esiti delle tue scelte in 3 momenti distinti della tua vita: 10 giorni, 10 mesi, 10 anni. Immagina quali scenari avresti in entrambi i casi di scelta.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Ho 21 anni e sono fidanzata da 2 anni, il mio compagno sembra molto innamorato di me e anche io pensavo di esserlo ma ultimamente continuo a pensare che vorrei tanto avere un’avventura,qualcosa di nuovo. Poi subito dopo ci ripenso e mi sento malissimo, già adesso invasa dai sensi di colpa. Ho paura che prima o poi qualcosa accadrà e mi sentirò malissimo. Non credo di poter riuscire a lasciarlo, lui è tutta la mia vita ma anche questo pensiero mi sembra egoista e mi fa stare male. Mi sento sopraffatta da tutto ciò e non so che fare. Cordiali saluti
Cara Anna,
La tua vita e’ troppo importante. Ascolta il tuo cuore e segui la strada che credi giusta. Il senso di colpa e’ un concetto costruito dalla nostra mente, vai oltre! tutti abbiamo diritto alla felicità!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Caro Pierluigi,
innanzitutto grazie per i consigli che fornisci su questo sito sono davvero interessanti.
La mia situazione è questa: mi porto dietro un grande senso di colpa dovuto ad una lunga relazione che ho chiuso “forzatamente” anni fa. Specifico che purtroppo la decisione non è stata presa di mia spontanea volontà, ma mi sono fatta manipolare da alcune persone che erano vicine a me in quel periodo, in cui essendo molto fragile, non riuscivo a ragionare con lucidità. Queste persone sono riuscite a convincermi che era la cosa giusta da fare e che mi avrebbe portato solo benefici, anche se io “internamente” sentivo che non era così, e che non era quello che volevo, ma loro mi hanno “plagiato” nel vero senso della parola spingendomi in tutti i modi e io non ho dato ascolto a me stessa e al mio intuito, dando più importanza invece alla loro opinione, ovvero secondo loro era meglio ragionare cn la testa fidandomi delle loro parole, piuttosto che con il mio cuore. La mia relazione aveva dei problemi certo, ma per me rappresentava un punto di riferimento importantissimo ed una sicurezza che non ho mai più trovato dopo in nessun’altro. Ho provato con tutta me stessa a mettere da parte il passato, ma dopo diversi anni oggi continuo a rimpiangere il mio ex e non riesco a considerarla una storia chiusa perchè ho sempre la speranza che un giorno chissà potremo tornare insieme, anche se lui non vuole più saperne di me. Gli effetti della mia scelta si ripercuotono sulla situazione in cui mi trovo oggi, perchè tutti i giorni io sento la sua mancanza e sto male. Ho provato diverse psicoterapie ma nessuna è servita. Non riesco a convincermi che quella scelta sia stata la decisione giusta per quella situazione, perchè so che non lo era ma mi ha portato solo malessere e nessun vantaggio, continuo a pensare che io mi sia rovinata la vita da sola ascoltando il parere di altri e non riesco a perdonarmelo. Continuo a vedere i miei amici che si sposano e vanno avanti felici, io invece sempre da sola, gli anni passano e la situazione non cambia. Questo mi distrugge. Mi scuso per la lunghezza, spero che mi possa dare qualche consiglio.
Cara Silvia,
Devi avere il coraggio di accettare le responsabilità delle tue azioni. Chi ha comunicato al tua fidanzato che le cose non andavano bene? In qualche modo siamo sempre noi che agiamo e assumersi le proprie responsabilità è il primo principio per acquisire autostima e fiducia in se stessi.
E poi, se il tuo ragazzo ti avesse amato e credeva nella vostra storia, ti avrebbe cercata non credi?
Se non ti vuole più cosa vuol dire secondo te?
Io “lascerei andare” questa storia e questi risentimenti che possiedi. Abbandona i sensi di colpa, gira pagina Silvia. Soltanto così potrai prepararti per una nuova storia d’amore magari già da domani!
Cosa stai facendo per andare avanti e migliorarti per te stessa?
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Caro Pierluigi, grazie della risposta. Purtroppo nel mio caso ritengo davvero che la responsabilità per la fine della mia relazione non sia mia, ma delle persone che erano intorno a me e mi hanno PLAGIATA spingendomi a compiere azioni che non erano assolutamente nella mia volontà. Io è questo che rimpiango, aver permesso a queste persone di rovinare la mia vita. Quello che mi mancava allora era autostima e convinzione nelle mie idee, cosa che ora ho acquisito e non permetterei mai più a nessuno di influenzarmi nelle mie decisioni. Mi aiuterebbe pensare che il mio ragazzo non fosse stato innamorato di me, invece io so che lo era moltissimo, e il fatto di averlo abbandonato è stato per lui una delusione talmente grande che gli ha fatto cambiare l’idea che aveva di me. So che ha sofferto molto, ma poi è riuscito ad andare avanti, mentre io ci ho provato ma non trovando nessuno alla sua altezza ancora mi porto dietro questo rimpianto che non so se riuscirò mai a superare. Quando mi sono resa conto di essere stata manipolata e di aver agito in base a idee di altri e non mie, ormai erano passati diversi mesi ed era troppo tardi per ricucire il danno. Inoltre queste persone che mi hanno plagiata mi hanno perseguitato anche nell’ambiente lavorativo e ho dovuto abbandonare il mio posto di lavoro per non vederle più tutti i giorni, perchè la loro vista mi era diventata insopportabile. Così ora mi trovo in una situazione di profondo disagio con vita affettiva e lavorativa compromesse, e rancore crescente verso me stessa e verso di loro. Sto provando in tutti i modi a migliorarmi, ma il confronto con la vita felice che avevo prima è schiacciante ed il dover ripartire tutto da zero ad una certa età è molto difficile.
Carissima Silvia,
Quanti anni hai? Tutti noi abbiamo la possibilità di ricominciare da zero. E’ importante però avere la consapevolezza che le nostre azioni siano frutto della nostra responsabilità, sempre. Avere la forza di ammettere che siamo noi a guidare le nostre scelte in qualche modo ci fornisce il timone della nostra vita.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Grazie Pierluigi,
mi vergogno un pò della mia età, preferirei non dirla. Purtroppo non sono d’accordo sul fatto di essere sempre responsabili delle proprie azioni, se fosse così sarebbe tutto molto più facile da accettare, io avrei preso la mia decisione in piena consapevolezza e non avrei avuto pentimenti dopo, perchè era quello che davvero volevo in quel momento. Invece non è così, io non volevo assolutamente farlo ma sono stata spinta da altri, e ci sono dei momenti di particolare fragilità nella vita di una persona, in cui uno non si rende conto di questi meccanismi e di esser stato manipolato se non dopo quando ormai è troppo tardi. Penso ad esempio al fenomeno delle “Sette”, dove vengono attirati gli individui più deboli mentalmente, e piano piano dopo aver acquisito la loro fiducia si spingono a fare delle cose che loro non vorrebbero, come allontanarsi dalla famiglia, amici, ecc…alla fine il soggetto non riesce a rendersi più conto di quello che gli sta succedendo e crede di prendere le proprie decisioni in autonomia, in realtà sono idee che gli vengono imposte dall’esterno, con un lavaggio del cervello continuo. Ecco a me è davvero successa la stessa cosa, e ti assicuro che fino a quel momento mi son sempre presa la responsabilità delle mie decisioni, ma in questo caso non riesco perchè so che non partiva da me.
Ho 17 anni quasi, a 16 anni ho tradito il mio ragazzo, una volta quando stavamo in crisi quasi lasciati, un altra volta con un mio stretto compagno d amicizia e un altro con un mio ex, baci che duravano solo quell’attimo e basta, con il mio compagno ci ho parlato e mi ha detto, ‘tranquilla per me e come prima, siamo compagni stop ,e stata attrazione non preoccuparti’ quello con cui l’ho fatto mentre eravamo lasciati, ero in crisi, e il mio ex e stata provocazione, ho i sensi di colpa perche non ci ho detto nulla….aiuto….ora e 1 anno e 3 mesi che stiamo insieme con il mio compagno e successo ai 4 mesi, l ex 6 e l a
tro 8, aiuto!!
Ciao Chiara,
Perché hai tradito? Come spieghi tutto ciò? Sei sicura che il tuo legame con il tuo fidanzato sia così profondo e forse vorresti in alcuni momenti vivere una vita diversa e sperimentare nuove persone o sensazioni?
Fammi sapere,
Pierluigi D’Alessio
buongiorno,
sono una ragazza di 26 anni e fin da piccola sono stata educata ad una visione molto rigida delle cose e della vita. non ha aiutato il mio carattere molto sensibile e la mia tormentata adolescenza. da sempre ogni volta che posso aver fatto del male A qualcuno mi assale un fortissimo senso di colpa. mi assumo sempre la colpa dell accaduto credendo di avere agito in modo sbagliato anhe quando ho agito in difesa della mia posizione. sto lavorando sulla mia autistima ma non riesco a capire perche mi sembra sempre che gli altri abbiano ragione e io torto. forse sono stata sgridata troppo? come posso fare per vedere le cose in modo diverso? so che abbiamo tutti diritto alla felicita ma queste frasi su di me non funzionano..
grazie
Cara Elena,
Devi lavorare sulle tue emozioni per operare dei cambiamenti! Se per tutta una vita hai ricevuto “cosa si fa e cosa non si fa!” “cosa è giusto per far felice mamma o papà o l’insegnante” non hai liberato la tua energia indipendente, la tua autostima deve ancora svilupparsi! E la cosa straordinaria è che tutti noi possiamo migliorarci! Tantissime volte sappiamo quale è la strada giusta ma per un motivo o per un altro non si percorre. Sai perché? Perché la ragione non ha la meglio sull’inconscio!
Molte persone attraverso il manuale “Ottieni la tua autostima” hanno scoperto delle tecniche per lavorare con sé stessi e raggiungere la sicurezza in sé stessi.
perche mi sembra sempre che gli altri abbiano ragione e io torto?
Ciao,
purtroppo non so come liberarmi da un gran senso di colpa.
Studiando troppo all’università, e in seguito anche a un lutto bruttissimo, ho avuto un fortissimo esaurimento nervoso, che ha avuto ripercussioni sulla mente e sul fisico.
Ho dovuto interrompere gli studi perchè dovevo curarmi il fisico, letteralmente sfasciato dalla mia voglia di resistere ed essere fedele al mio senso di responsabilità verso l’università.
Adesso è circa un anno che mi sto curando, ma sebbene il fisico vada un poco meglio, e dico “poco” purtroppo, mentalmente mi sento in colpa per i miei studi, anche se chi mi mantiene vorrebbe solo che io pensassi a curarmi. Ma ogni volta che leggo o vedo alla tv qualcosa riguardo ai miei studi sto male e mi tornano diversi sintomi fisici, come tra i più leggeri una forte colite.
Come sviare la mente da tutto ciò?
grazie, ciao
Cara Grazia,
Nella vita credo che ci voglia equilibrio in tutte le cose. Come ti sentiresti se fossi laureata ma non avresti delle persone vicino a te? Dobbiamo sempre ricercare equilibrio: fisico, mentale, studio, salute, denaro. Non possiamo portare avanti soltanto alcune aree della vita. Fai il punto della situazione personale attraverso la “ruota della vita” che puoi trovare su google.it
Facci sapere come va, ok?
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
secondo me il tuo senso di colpa deriva da un sentirsi inadeguato nei confronti dei tuoi coetanei che stanno proseguendo gli studi.hai paura di rimanere indietro
Ciao Grazia,
Anche io ccome Elena redo che tu non vuoi rimanere indietro agli altri e vivi molto il paragone, non ti sembra? Hai amici universitari?
Care Elena e Marzia,
sì, rimanere indietro è una sensazione bruttissima. Purtroppo sono una che fa molto i confronti con gli altri, ma perchè sento che il mondo tiene in considerazione solo i migliori studenti, le persone più intraprendenti, in salute e in gamba. Se sei debole, il mondo ti rifiuta e ti lascia nella tua bagna. Solo in pochi hanno tempo e voglia, come voi, di interessarsi agli altri con sincera bontà (e non per affibbiargli ulteriori insulti o critiche distruttive).
Ho amici universitari che però sento pochissimo, perchè ci sto male a sentire i loro progressi e io ferma senza sapere cosa ne sarà del mio futuro (prossimo e venturo).
Caro Pierluigi, sì, il mio errore di fondo è stato dedicarmi a un’unica area: la formazione e i risultati scolastici, pensando che il sociale fosse rimandabile. Il mio fisico distrutto mi ha sottolineato che l’essere umano non è fatto così (se appunto ha un briciolo di sensibilità). A spingermi a questa pazzia sono stati i problemi economici e il lutto, non sapevo come altro reagire e ora mi sento in colpa per aver capito male. L’equilibrio era la soluzione e io ora mi sento in colpa verso me stessa, per essermi rovinata la salute, verso chi mi mantiene, perchè mi sento come un peso anzichè una risorsa, e verso il mondo perchè non all’altezza degli standard che oggi sembrano pretendere le aziende (se mai assumono ancora..)
Grazie a tutti voi,
e anche a chi vorrà ancora rispondermi
ciao
Grazia
Cara Grazia,
Ora puoi soltanto tornare a fare ciò che vuoi fare e raggiungere! Al mondo c’è spazio per tutti, bisogna soltanto credere nei propri ideali. Ci sei a migliorarti assieme a noi? Seguici.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Salve. Io ho di sensi di colpa ora perché un anno fa ho tradito il mio ragazzo. Ma è successo un anno fa e solo con dei baci. Perche i sensi di colpa gli,ho ora? E non mi lasciano in pace. Mi sveglio la mattina con l ansia e ho paura di qualsiasi cosa. Dovrei lascia star il passato? Il mio ragazzo è uno di quelli Che non perdonerebbe mai. E io ho paura di perderlo ora perché ho paura di spifferare tutto.
Ciao Vale,
Quello che stai provando in questo momento è il naturale peso da portare per tenere nascosto qualcosa che secondo te non doveva succedere! Che spiegazione ti sei data per il tuo tradimento?
A presto,
Pierluigi D’Alessio
Ci sono stati solo scambi di baci, e dopo un anno mi sento tanto in colpa da non dormire la notte, non,godermi i momenti con lui. Dovrei staccare la,spina e pensare solo al presente? È passato un anno, ma ora non ripenserei mai più di rifarlo. Al tempo l ho fatto perché in seguito ad un trasferimento il mio ragazzo non mi dava le attenzioni chebero abituata a ricevere..
Mi ero appena trasferita all università a distanza,di 50 km dal mio paese e avevo paura che finisse tutto col mio ragazzo, o che non mi desse più attenzioni, e piano piano mi sono,convinta di questo e ho frequentato questo ragazzo con cui ci sono stati solo dei baci. Ho chiuso questa relazione circa un anno fa, perché mi sono accorta di non voler perdere il mio ragazzo, ma di amarlo da morire. E di aver fatto un grosso errore. E a distanza di quasi un anno, sono un paio di giorni a questa parte che ho attacchi d’ansia. E quando lo vedo non penso altro che non dovevo farglielo..
Cara Vale,
Tenere dentro di te dei pensieri negativi non ti aiuteranno a liberarti del peso del senso di colpa! Devi decidere se “lasciare andare” oppure affrontare la tua verità!
A presto,
Pierluigi D’Alessio
ciao pierluigi la mia situazione è molto strana sono depressa faccio delle cose senza pensare alle conseguenze..2anni fa il mio ragazzo ha litigato con mio padre e siamo andati a vivere da lui; il problema è che lui stava facendo dei lavori in casa mia e nn li ha finiti percio mi senti in colpa x aver lasciato i miei genitori nei casini..mi sento uno schifo ogni giorno non vivo più…e continuo sempre a sbagliare senza pensare alle consequenze nn ce la faccio più a campare così..io non vivo più ti prego dammi un consiglio
Cara Lunetta,
E’ naturale stare male quando si lasciano delle persone importanti con degli strappi! Non si può perdere il controllo nella gestione dei propri stati d’animo!
Sai la cosa bella quale è? Che puoi ancora cambiare il corso delle cose e andare dai tuoi, assieme al tuo fidanzato, e chiedere perdono per aver avuto un comportamento impulsivo. E poi, potete dare il vostro contributo anche dall’esterno senza dover vivere sotto lo stesso tetto, non credi?
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Ciao Pierluigi, ho avuto una storia di 5 anni nei quali ho commesso tanti errori, con alti e bassi, ora è finita da qualche mese e ho avuto tempo di capire i miei errori e vorrei poter recuperare ma lei ha una nuova storia e non vuole darmi una possibilità. Io mi sto distruggendo perchè so che per colpa del mio lassismo ho fatto capitare questo. Sento di amarla ancora e non poterla avere unito al mio senso di colpa mi sta distruggendo.
Caro Luca,
Devi assolutamente reagire! Ma non verso l’esterno ma dentro di te! Se la tua storia di 5 anni è arrivata al capolinea e la tua ex compagna ha deciso di avere un’altra relazione purtroppo devi accettare la situazione. Nel manuale “Rinascere dopo la fine di un amore” puoi trovare tutto il processo per superare e abbandonare il senso di colpa e depressione che in questi casi non ti fa vivere e non ti fa cambiare il presente!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
ma dai luca a me sembra che t stai colpevolizzando troppo.tutti fanno errori soprattutto durante una storia lunga! d altra parte forse cambiare fara bene anche a te!
Ciao sto portando avanti un bel progetto di solidarietà che avevo nel cuore da una vita, le coincidenze della vita mi hanno fatto trovare il coraggio di buttarmi è ed espormi in prima persona. Un progetto lavoro che sarebbe potuto partire quest’estate non siamo riusciti a raccogliere la somma e quindi non è potuto partire. Ora mi sento in colpa di aver parlato troppo dei progetti visto che uscito anche un articolo nel giornale locale. La mia colpa è che o paura di essermi senza volerlo esaltato troppo visto che a volte percepisco negli altri una certa gelosia, ho paura di essere ancora troppo egocentrico aiuto gli altri, ma di non riuscire ad aiutare in modo completamente altruistico. Il passo l’ho fatto perché altrimenti con certezza non aprivamo se non pubblicizzavo il progetto, l’avevo messo da conto la possibile non riuscita. La mia colpa e che se magari ascoltavo il vescovo, il parroco avrei fatto un passo alla volta non mi sarei esposto tanto magari ora mi farei meno problemi. La mia colpa colpa più grossa o paura di non fare alla fine queste cose in modo umile che sotto alla fine il parlare troppo serve per farmi vedere importante. Grazie è ciao
Ciao Alberto,
Una caratteristica fondamentale per perseguire i propri obiettivi è proprio quello di dichiarare l’obiettivo stesso, proprio come hai fatto te. Pertanto, non rammaricarti e cerca di rimboccarti le maniche per provare a raggiungere il tuo scopo. Sei sicuro che non è possibile realizzarlo proprio adesso, che non puoi raccogliere dei fondi in altre attività per arrivare all’obiettivo?
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Grazie per la sua risposta, per i fondi stiamo valutando per trovare dei finanziamenti europei o di altro genere, ma una cosa che mi verrebbe voglia di fare ma mi domando sempre se è giusto scrivere bene il progetto su un sito internet apposito per la raccolta di fondi anche per progetti sociali, mi dico tentar non nuoce e nel frattempo tentiamo anche altre vie.
Secondo lei è una cattiva idea?
Grazie
Caro Alberto,
Non credo che un sito web possa funzionare per raccogliere dei fondi, occorre visibilità immediata e coinvolgimento del progetto. Credo sia più efficace una sorta di cena per raccolta fondi, oppure degli sponsor, oppure raccolta fondi presso gli esercizi commerciali di zona.
A presto,
Pierluigi D’Alessio
Ciao! Nella nuova relazione in cui sono la mia ragazza è completamente sincera con me, io ho degli strascichi conportamentali fleurtanti ( visto che non ho mai avuto una realzione sentita come questa ho sempre fatto il single rimorchiatore) e questo le causa delle insicurezze devastanti minando il nostro rapporto. Prendo coscienza sempre piu di voler dedicarmi a una donna sola, ma spesso ho a che fare con gelosie sue, mi sento in colpa di non essere abbastanza, in piu, quando sono alle strette, vado nel panico e mi invento situazioni colpevolizzanti per darle ragione. Sono un idiota, lo so.
Senso di colpa numero due, quando mi arrabbio durante uma discussione tiro fuori delle frasi pesanti e che fanno male, il giorno dopo nn riesco a guardarla ne a stare bene con me stesso xke l’ho ferita.
Commento?
Caro Mariano,
Perché non fai emergere realmente quelle che sei, quello che provi, quello che vuoi. In questo modo il senso di colpa sarà annullato avendo coerenza di identità! Perché non utilizzi il coaching per migliorarti come hanno fatto migliaia di persone?
A presto,
Pierluigi D’Alessio
A volte quando sono con altre persone involontariamente mi capita di dire delle cose che non mi andrebbe di dire. Me ne accorgo già da subito ma il fastidioso senso di colpa parte e ci mette un po a passare.cosa altro posso fare a parte riflettere bene prima di parlare?
Cara Stefania,
Cosa potresti fare? Provare a dire ai destinatari delle offese che non volevi dire quelle cose e a chiedere scusa!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Ciao Pierluigi io ho un grandissimo senso di colpa che intacca la mia vita ormai da piú di un anno.due anni fa ho avuto un avventura con un ragazzo con cui non potevo fidanzarmi perche i miei genitori non l’avrebbero nai accettato come mio fidanzato. Pensavo di avere la situazione in mano ed invece mi cis ono affezionata e forse anche innamorata e lo stesso lui di me. I miei genitori hanno scoperto questa mia relazione e mi hanno costretta a non vedere piú questo ragazzo e tutte le mie amiche perchè loro mi hanno spinta a vivermi questa avventura cn questo ragazzo. Ora sto soffrendo da morire xke penso di essermi rovinata la mia vita cn le mie stesse mani,datoche ho perso tutto quello che avevo costruito in tt la mia vita. So benissimo che le mie amiche non si sono comportate da amiche perchè sapevano che sbagliavo e mi incitavano a sabagliare e adesso sento un grande rimorso nei miei confronti perchè non mi sn voluta vene e nei confronti dei miei genitori. Ma la cosa che mi uccifde è che questo evento lo potevo evitare! Penso sempre a come posso fare a fidanzarmi di nuovo? Il fatto che sapevo che non sarei stata per sempre con questa persona mi uccide. Potevo non illudere nessuno,ne lui,ne me..mi sengo tanto in colpa.
Ciao Claretta,
Ma per che mai questo ragazzo deve essere così demonizzato? I sensi di colpa non sono mai produttivi, non ti fanno vivere nel presente e in più non agisci per te stessa per gli altri! Ragiona con la tua testa, scegli una direzione e prenditi la tua responsabilità!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Ho tradito il mio fidanzato e ora sto malissimo, mi sono pentita e voglio tornare a vivere felice con lui! Lui non ne sa niente ma io mi sto facendo divorare dal rimorso! Era un periodaccio, mi sentivo poco apprezzata!
Alla fine è stato un tradimento di soli preliminari ma sto malissimo aiuto.
Cara Disperata,
Provare rimorso non ti servirà a nulla, o glielo dici apertamente oppure non glielo dici e comprendi che in qualche modo hai agito consapevole che volevi sentirti amata e compiacere. Praticamente volevi stare bene senza pensare al tua fidanzato!
Cosa pensi di fare per superare questo stato d’animo?
A presto,
Pierluigi D’Alessio
Salve Perluigi, spero che lei mi possa essere d’aiuto.
Io ho invece interrotto da poco il mio rapporto con un uomo del quale ero (e lo sarei tuttora) follemente innamorata a causa dei “suoi” sensi di colpa. La situazione era diventata per me ormai insostenibile per come quotidianamente dovevamo affrontare il nostro tran-tran.
Ci siamo innamorati che eravamo entrambi sposati, e anche se abbiamo provato a interrompere la nostra relazione, purtroppo o per fortuna, non siamo riusciti a stare lontani. La conseguenza è stata la separazione di entrambi. Solo che, una volta liberi, non siamo più stati sereni nel vivere il nostro rapporto: niente convivenza perchè per rispettare figli (di entrambi) e genitori (sua madre) ognuno ha continuato a vivere nella propria casa, con le naturali conseguenze che la situazione impone… Eravamo come fidanzatini, con la priorità che prima di “noi” doveva esserci sempre “altro”. Sono passati 4 anni e la situazione non prometteva di cambiare: sono stati fatti dei passi avanti, quello è vero, ma sempre in modo molto sofferto, chiesti soprattutto da me, di poter avere anche degli stralci di vita in comune: dormire assieme qualche weekend, vivere anche la quotidianità nella stessa casa anche in presenza dei figli, ecc… tutte cose a mio vedere normali (e anche a suo vedere, ma solo a parole xchè poi nei fatti…) Tutto questo avveniva in modo spontaneo da parte mia invece non avveniva quasi mai da lui se non dietro mia richiesta, anche a causa della presenza in casa di suo figlio, ad oggi 26enne, che non accettava la mia presenza, che con modo a volte anche subdolo, ricattava il padre di andarsene dalla madre qualora io fossi stata quotidianamente presente nella vita del padre. Il padre, profondamente legato quasi in modo ossessivo a questo figlio, si lasciava convincere che il volere del figlio fosse sacro. Ormai il figlio scandiva ogni nostra organizzazione: cena a casa di chi? In base se il figlio aveva la possibilità di uscire o meno (anche lui fidanzato chiedeva spesso di utilizzare la casa).. Dormire da lui? Fino a poco tempo fa quasi impossibile da realizzare, negli ultimi tempi solo dietro organizzazione preventivamente chiesta e accordata con questo figlio che naturalmente se ne andava dalla madre in tale occasione, e che a mio parere era diventato padrone di tutto. Passare una domenica in moto? Possibile solo se prima si potesse accertare che al figlio non servisse… (premetto che la moto è del padre).
Ho cercato molte volte di far capire al mio compagno (?) che ormai i tempi che servivano per rispetto erano passati e che ormai dovevamo avere il diritto di vivere la nostra vita come volevamo, ma se a parole ottenevo solo che approvazioni e promesse, poi nei fatti trovavo solo tanta confusione, xchè naturalmente il mio moroso/compagno non sapeva più da che parte voltarsi per cercar di accomodare tutti. In tutto questo contesto non ho accennato al fatto che nella stessa casa, in stanze comunque separate e indipendenti vive la madre del mio compagno, 82enne, che lamentava spesso che il figlio uscisse un po troppo spesso da casa (per venire da me)e che la lasciasse a casa da sola. Quindi io ero in mezzo a: figlio che non mi voleva in casa, e madre che impediva al figlio di trasferirsi da me… E secondo il mio compagno io dovevo di buon grado accettare questa situazione, pensando che non sarebbe durata in eterno e che, quando liberi da queste responsabilità, noi avremmo potuto vivere tranquillamente. Io ho 44 anni e lui 53… A quando vivere tranquillamente?? A 60 anni se andava bene…. Io mi sento ancora profondamete innamorata di lui perchè è una persona stupenda fuori da questo suo contesto familiare oppressivo, ma essendo invece lui molto attaccato a tutto questo, ormai si litigava quasi quotidianamente, ed io ormai ero arrivata a non credergli più.. Molto spesso mi sentivo anche sfruttata, come quando si proponeva lui stesso di fermarsi a dormire da me ed il mio primo pensiero, anche a volte sbagliato, me ne rendo conto, era che lui lo facesse non x noi ma x accontentare il figlio e lasciare casa a lui e fidanzata.
Ora sono 15 gg che non ci sentiamo, dopo l’ennesima litigata, e mi sento svuotata: tanti problemi affrontati, tante sofferenze subite ed inflitte per cosa poi? …tutto questo per chiederle come mai che a volte siamo anche vittime di situazioni provocate dall’altrui senso di colpa che ci invade nonostante noi abbiamo lottato per evitarlo, per superarlo, e che ci provoca ugualmente così tanta sofferenza.
Come posso ora superare anche questo momento? Avevo creduto tantissimo in questo rapporto, ho completamente stravolto la mia vita per lui… ed ora??
Cara Matura 70,
Credo che per rinascere dopo la fine di un amore, occorra partire dalla consapevolezza che tutto ciò che abbiamo fatto sia stato non per l’altro ma fondamentalmente per noi stessi! Hai mai chiesto al tuo lui, quali fossero le sue volontà? Se si, quali progetti aveva? Intendeva avere una relazione alla giornata? Da quello che racconti, credo che tu sia una persona determinata sulle scelte pertanto se il tuo desiderio non collima con il suo non puoi fare altro §(con tutto il dolore che una situazione del genere implica) che prenderne atto ed andare avanti per la tua strada!
Ora puoi e devi farti carico dell’ennesima situazione dolorosa che la vita ti sta presentando. Sei giovane, hai comunque una famiglia, hai ancora tutta la vita davanti, abbandona il senso di colpa perché non ti fa vivere nel presente e non serve a nulla, un giorno ripenserai a questo momento e sorriderai, ne sono certo! Qualora avessi bisogno di un Life Coach sai già dove andare!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Mi sento in colpa perché mi sono innamorata del migliore amico del ragazzo che mi corteggiava. Da premettere che questo mi ha tormentato per un’estate intera causandomi anche danni come tic nervosi, ansia e agitazione. So che non l ho deciso e che sono passati mesi prima di iniziare a frequentare l’altro ragazzo, proprio per capire se era un reale sentimento prima di qualunque passo ( mi é piaciuto da subito ). So anche che io e lui non eravamo nulla , che non c’é mai stata una storia, e che il soggetto in questione è disturbato, ma nn posso fare a meno di sentirmi in colpa: nonostante il male che mi ha fatto mi dispiace averlo ferito. Ormai sono tre anni che vivo così, nonostante sia innamoratissima del mio ragazzo e che pensiamo di sposarci. Loro non si parlano più. Sento il peso della ferita e della fine dell’amicizia come un macigno., anche se il mio ragazzo mi dice che non è affatto così. Ho paura di trascinarmi dietro questo peso per la vita. Non ne posso più. Ogni volta che guardo il mi ragazzo sento dentro l’amore che provo e il macigno del senso di colpa. Aiuto!
Cara Mia804,
Ma quali vantaggi hai continuando a vivere i sensi di colpa? Vivi nel presente e non abbandonarti a rincorrere il tuo passato. Cosa dovresti fare per poter vivere serenamente il tuo rapporto attuale?
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Grazie per la risposta. Beh, sinceramente non so da dove cominciare…
Cara Mia804,
Pensaci su, cosa ti farebbe stare meglio? Non sarebbe il caso di “lasciare andare” questo macigno e vivere serenamente l’amore! Ti stai fossilizzando sulle regole e non sul sentimento, non rovinarti l’esistenza in cose depotenzianti!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Caro Pierluigi,
A distanza di un anno sono sommersa sia di giorno che di notte dai sensi di colpa. Un anno fa ho tradito il mio ex compagno, l’uomo con cui stavo da 8 anni e con cui convivevo da 2, colui che ero convinta fosse l’uomo della mia vita. Lui l’ha scoperto leggendo dei messaggi (anche se io non ho mai ammesso apertamente), mi ha perdonata, ma io a breve l’ho lasciato dicendo che non ero piu’ felice. In verita’ non ero piu’ innamorata ma non riuscivo ad ammetterlo ne a lui ne a me stessa. Di li’ a poco ho iniziato una storia con la persona con cui avevo tradito il mio ex e da un anno sono felice. Tuttavia ho i sensi di colpa di aver distrutto tutto, di aver causato un grande dispiacere e soprattutto di aver fatto soffrire una persona a cui voglio molto bene. Mi sono comportata male e ho rovinato tutto!!
Cara Benedetta,
Ma quando hai i sensi di colpa, in quale tempo stai vivendo? Probabilmente il passato e tutto ciò, se ci pensi non è produttivo, ma ti toglie energia e serenità! Torna al qui ed ora ed impara a vivere il tuo presente senza avere la straordinaria capacità di rovinare la tua unica esistenza! Con i miei clienti spesso facciamo proprio questo lavoro sul “presente” e se ti alleni e riesci a stare il più possibile nel presente, guiderai te stessa verso un miglioramento.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
…Dove per regola si intende il fatto che le cose debbano andare ” sempre in quel preciso modo” e se così non é ci si sente spaesati? Forse il mio “macigno” dipende anche dalla mia personalità : sono molto “regolare” , per niente ribelle, mi piace fare tutto per bene…grazie di nuovo.
Buongiorno..mi chiamo Gloria sono bloccata in un tormeto di sensi di colpa che mi stanno logorando e gli stessi sensi di colpa mi fanno sentire in colpa xké sono nocivi x me e x le persone a me care.. nn riesco a trovare il nodo da cui derivano i sensi di colpa x potermene liberare. A 14 anni persi la mamma rimasi con papà e i miei 2 fratelli..e la nonna materna che nonostante provasse un dolore allucinante x la perdita del unica figlia si è fatta forza e si è presa cura di noi tre nipoti..poi con gli anni lei si amnaló d alzaimer in 2 e 2 4 la sua mente fu il delirio piu totale..nel frattempo perdiamo nostro padre.. lo troviamo privo di vita nel suo letto..2 settimane dopo sono incinta esattamente di 2 settimane ma il mio partner era un partner occasionale con il quale decisi di nn continure la relazione nonostante espettassi sua figlia.. nel frattempo io frequento un altro ragazzo a conoscenza del fatto che io stavo portando avanti la gravidanza di un uomo che avevo deciso di nn avere piu nella mia vita… ma questo padre biologico ha scelto di far parte della vita di sua figlia..ed io nn riesco a mettermi il cuore in pace.. nel frattempo io e i miei fratelli cn il nuovo compagno ci siamo presi cura della nonna malata d alzaimer in stadio quasi finale fino alla drastica decisione di affidarla ad una casa protetta dove si è spenta dp un mese.. ora io sto malissimo.. e mi sono attaccata morbosamente a mia figlia di 2 anni e nn riesco ad accettare di doverla condividere con il padre che lui nn ha nessuna colpa se nn il fatto di essere una persona molto irrascibile ed irrequita e cmq nn adatta a stringere una relazione cn me.. ma io gle l ho fatto pagare caro il prezzo xké ho cresciuto sua figlia con accanto un altro uomo nonostante lui la viene a prendere spesso la bambina vive cn me e col papa acquisito.. e la mia coscenza mi dice..ma prova a metterti nei panni del padre biologico? e poi io mi rispondo.. si ma lui poteva essere diverso e rendermi felice così io nn lo avrei lasciato e avremmo una famiglia unita.. tutto questo sta compromettendo la relazione con l attuale partner xké gli ho lasciato modo di prendere in parte ol posto del papà biologico.. io sto malissimo.
Carissima Gloria,
Fai chiarezza in te stessa! Chi ami effettivamente? Con chi vuoi stare? Se la bambina è nata da come hai detto tu da un rapporto occasionale, vuol dire che in qualche modo non ritieni giusto stare con il padre biologico di tua figlia giusto? Tua figlia sarà sempre e comunque la figlia anche del tuo ex partner occasionale e ha tutto il diritto di vederla e condividere con lei (e solo con lei) il rapporto genitore-figlia. Tu hai tutto il diritto di stare con il parter che ami e con cui vuoi condividere la tua vita di donna! Sei d’accordo? E i sensi di colpa? I sensi di colpa non servono a nulla perché ti fanno vivere soltanto in un tempo che non è il presente, ma il passato! Cosa intendi per felicità? Sul sito scarica il manuale gratuito della Felicità, ti aiuterà a vedere aspetti da un altro punto di vista.
Fammi sapere.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Caro Pierluigi
Io mi sento in colpa per una cosa forse per tanti stupida, ma per me è un tarlo. Ho buttato libri e quaderni dei primi tre anni di elementari di mia figlia pensando che non li avrebbe più utilizzati, ho fatto scegliere a lei che ha solo 10 anni quelli più importanti, ne ha scelto uno il suo primo quaderno. Mi ero promessa di controllarli e non l ho fatto, quando erano fuori casa non sono riuscita ad avvicinarmi e dire no questi non li butto dicendomi tanto non li guarderà più lasciali li.
A distanza di mesi mi sono pentita perché ripensandoci li avrei potuti tenere per ricordo. Sto tanto male da avere attacchi d ansia. Non riesco a togliermi questo gesto dalla mia mente. Mi rimprovero per essere stata così superficiale
Cara Pam,
I ricordi non necessariamente devono essere rappresentati da qualcosa di fisico, possono e devono essere portati dentro di te! Stare male per un’azione passata non è produttivo e non genera serenità, cambia subito i tuoi pensieri!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Caro Pierluigi
La ringrazio per la sua risposta e per i suoi suggerimenti. Sto cercando di concentrarmi su i penseri positivi, ci riesco per un po’ poi sono sopraffatta da attacchi d ansia e i pensieri negativi tornano. Come un disco incantato
Cara Pam,
Il problema è che nessuno di noi si conosce in profondità, tutto ciò è naturale tornare al “disco incantato” ma tu devi allenarti a ritornare nel presente. Significa che in ogni cosa che fai la tua mente deve essere la, nel qui ed ora, nel presente! Se va ai pensieri del passato o del futuro, stai vivendo in altro tempo e tutto ciò non ti fa prendere Autostima, ma te la toglie!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Caro Pierluigi,
Grazie per le sue risposte, mi stanno aiutando, ho capito che devo cambiare i miei pensieri. Accettare quello che è ho fatto e andare avanti!! Non ci devo provare ma lo devo fare!
Grazie ancora per la sua disponibilità
I miei sensi di colpa…sono forse futili ….il non sopportare una mia collega…e di conseguenza il criticarla ….io non sono una persona che ha mai criticato…ma purtroppo le circostanze mi stanno portando ad assumere questi attegiamenti …anche con altre …questo non riesco ad accettarlo ….
Cara Perla,
Ma cosa potresti fare invece di criticarla? O meglio, quale comportamento ti può portare qualcosa di più produttivo invece di criticarla magari alle spalle?
Facci sapere,
Pierluigi D’Alessio
Salve.. Mi sento in colpa per non aver respisto subito con decisione un ragazzo che ci ha provato con me in discoteca! Io ero ubriaca con i riflessi lenti ma l’ho sempre allontanato in tempo tranne due secondi che ha provato a baciarmi il collo ma appena ho capito cosa stesse succedendo l’ho respinto! Ha provato a baciarmi e a dirmi che non l’avrebbe mai saputo nessuno ma io gli ho detto di no perché amo troppo il mio fidanzato per fargli una cosa del genere! E me ne sono andata.. Solo che mi sento in colpa comunque per averlo fatto avvicinare “troppo”.. In quel periodo col mio ragazzo eravamo in crisi, tanto che dopo un paio di giorni mi ha lasciata per altri motivi quindi io non gli ho detto nulla.. Poi dopo due mesi lui è tornato e ci stiamo riprovando! Siamo felicissimi ora, tutto sta andando alla grande, anche meglio di prima, però ora mi sento male al pensiero do non avergli detto questa cosa! So che lui non lo supererebbe.. È cosi sbagliato omettere questa cosa? Mi aiuti..
Cara Disperata,
Se per te non è un tradimento di cosa ti preoccupi? Il resto è una questione “culturale”. Molte culture del nord europa ad esempio concepiscono il tradimento soltanto con la penetrazione sessuale, mentre altre culture lo concepiscono anche con lo scambio di sguardi in pieno volto. A te la scelta se vivere male qualcosa che non è successo oppure “girare pagina” e costruire le mura della tua relazione.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Gentile Pierluigi,
help!
Vorrei aiutare (aiutarmi) il mio “quasi” compagno (ho 30 anni lui 46 e ci amiamo e frequentiamo e quasi conviviamo da 5 anni e mezzo, lui sposato sempre fuori casa per lavoro e quindi sempre da me, lei sa di me, ci siamo anche parlate un anno fa, lui è andato via di casa due volte per venire da me ma poi si sente in colpa perchè lei piange e si sente sola e fa scenate scappando di casa (ec..) ed anche nei confronti dei figli e così torna indietro!) a superare queste continue frustazioni ed aiutarlo a superare l’ultimo scoglio per poter iniziare la ns vita serenamente. Abbiamo sogni e condividiamo progetti.
Ultimamente mi dice “non riesco a spiegarmi perchè devo far stare male tutti per essere io solo quello felice? La mia scelta anche se razionalmente corretta impatta sulla vita di altri e questo mi fa continuamente rallentare e posticipare la scelta.”
Non so più come e cosa fare. In questi anni abbiamo ed ho fatto molti passi (sono cresciuta e diventata donna) ho cercato e provato in tutti i modi ma quando arriva vicino al traguardo non ce la fa…
Grazie,
E
ps: con lei non ha rapporti intimi (oserei dire che gli credo) e le dice continuamente che il motivo per cui torna a casa non è perchè nutre speranze per il loro matriminio ma solo per i figli.
Cara Elisa,
Facci capire meglio. Tu vorresti diventare (passami il termine) la sua compagna ufficiale? Lui non ce la fa a fare cosa? Per fare delle scelte occorre volerle, sei sicura che in qualche modo lui non voglia così tanto unirsi a te? Magari in questa precarietà a trovato il suo equilibrio? Famiglia da una parte ed amante dall’altra! Facci capire meglio ok? Il senso di colpa di chi è esattamente il tuo, oppure del tuo compagno?
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Ciao Pierluigi,
grazie per la risposta. In effetti l’ho scritta molto velocemente a causa della mia ansia di ieri, scusa…
Concordo con te sul fatto che a lui sia stata bene la situazione di famiglia e amante per molto tempo. Come dicevo ci frequentiamo da 5 anni quasi 6 e la nostra storia è nata dalla leggerezza del caso da entrambe le parti. Negli ultimi due anni però ha iniziato a desiderare da me una famiglia, una vita normale/vera, ha voluto e vorrebbe che sia io la donna al suo fianco senza più bugie. Anche io desidero lo stesso. Circa un anno e mezzo fa arriva la prima volta in cui lui dice alla moglie che lascia lei e la casa, probabilmente ha affrontato la cosa con un po’ troppa superficialità perché la reazione di lei è stata completamente disattesa; lui credeva di avere il via libera. Così non è stato, al contrario scenate di disperazione, lei andò dai genitori di lui a raccontargli tutto, cercò di coinvolgere amici nel tentativo di dissuaderlo ecc.. Lui non ce la fa e se ne va da me. Troppi i sensi di colpa, la pressione della famiglia, degli amici…
Chiaramente non è stata la soluzione perché anche se ha fatto un piccolo tentativo per sistemare il suo matrimonio credendo che fosse “la cosa giusta” da fare; fallisce e torna da me.
Il secondo tentativo arriva a febbraio di quest’anno a seguito di un intervento lui passa la convalescenza da me e comunica a lei la sua intenzione di volerla lasciare. Dopo una settimana più o meno la stessa scena della volta precedente ma con un maggiore senso di colpa verso i figli.
Da quel momento lui rientra in casa comunicando a lei che non ha nessun interesse ne speranza nei suoi confronti e che i motivo è il bene dei figli. Cessano pertanto i tentativi di recupero del loro rapporto da parte sua.
Come dicevo ieri, io credo alle sue parole ed ai suoi sogni ed al suo desiderio di completare la nostra coppia e desidero anche io che sia lui la persona al mio fianco.
Lascio a te immaginare quanto dolore ho provato in questi due anni… i miei genitori che conoscono la situazione, gli amici che mi hanno visto soffrire… Un dolore indescrivibile, anche perché causato da continui alti e bassi, prendermi e lasciarmi. Da marzo circa ho deciso di fare l’ennesimo e credo ultimo tentativo con lui e per noi, ho tirato fuori tutta la mia forza e sto cercando di supportarlo, farlo ragionare, parlargli, spronarlo costruttivamente a sistemare la sua vita per il suo bene e poi per il nostro.
Il mio problema adesso, la mia richiesta di aiuto a te è: come posso aiutarlo a superare il senso di colpa nei confronti della moglie? La scelta di stare con me l’ha fatta, ma non riesce a verbalizzarla a lei ed a sopportare di vedere il dolore che le sue decisioni creano e che apparirebbero davanti ai suoi occhi nel momento in cui lo comunicherebbe.
E’ una richiesta che dovrebbe venire da lui e non da me sicuramente, ma non più cosa fare…
Grazie ancora!
Cara Elisa,
Non posso dirti cosa puoi fare e cosa non puoi fare, non sono un profeta. Inoltre, agire attraverso terza persona non può senza dubbio servire il coaching. L’unica cosa che posso dirti è:
1) Il tuo obiettivo è chiaro e definito?
2) Hai una scadenza per raggiungere ciò che vuoi?
Hai mai parlato con il tuo partner di separazione legale dalla moglie? Se veramente è deciso a stare con te, lascerebbe la moglie ma non i figli, questi ultimi rimangono a vita, e l’amore è incondizionato verso di loro! Se vuoi puoi farmi scrivere dal diretto interessato, sarò grato di scambiare con lui dei commenti.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Salve,purtroppo è successo dopo tre anni di storia con la mia ragazza che un giorno,sbronzo,ho dato due baci a una ragazza,ma mi sono fermato subito perché ho pensato che non posso farle una cosa del genere.ora sono tormentato dal senso di colpa per il fatto di non averlo detto,e mi sento falso,quando la guardo e la abbraccio.come posso fare?grazie mille
Caro Alberto,
Il punto è, cosa pensi di fare con la tua ragazza? O meglio, la ami davvero, pensi che possa accadere di ricadere in qualche altro bacio? Tu come ti sentiresti meglio? Quale azione ti farebbe stare bene? Affrontare la delusione della tua ragazza con conseguente liberazione del “peso” ma sfiducia e rischio abbandono, oppure la decisione di dire basta al tuo senso di colpa ammettendo a te stesso che in quel momento non hai pensato all’amore della tua ragazza e ti sentivi di agire in quel modo? A te la scelta Alberto!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Tutti mi dicono che è stata una cavolata e che il fatto che mi sia voluto fermare perché ho pensato a lei sia una cosa buona,e che vuol dire che sono stato bravo a fermarmi.me lo dicono amici e genitori,come posso fare a convincermi??e soprattutto a non pensarci più?
Caro Alberto,
Hai provato a focalizzarti sull’amore verso la tua ragazza? Vivi nel tuo presente. Se sei assieme a lei, vivi quell’istante con consapevolezza: il qui ed ora Alberto!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Gentilissimo Pierluigi,
Ho perso mia moglie 2 anni fa perchè dopo vari tentativi da me sventati lei si è tolta la vita.
L’amavo tantissimo e per quanto ho potuto ho sempre cercato di aiutarla e stargli vicino cosa che era molto difficile.
Non voleva ne consigli tantomeno farsi aiutare, finche una mattina vi fu una discussione tra di noi e io per far si che la situazione non degenerasse andai via di casa per circa 4 ore.
Quando rientrai in cssa purtroppo mi sono trovato di fronte alla tragedia cosa che non pensavo che potesse arrivare a tanto.
Sono appunto 2 anni che mi torturo con il senso di colpa per averla lasciata sola con la grave conseguenza appena descritta.
Non riesco a trovare pace.
Caro Valter,
Mi spiace molto per la tragedia e quando si spezza una vita non c’è mai una spiegazione in quanto chi va via non può darcela! In un gesto così estremo e soggettivo, tu cosa ne potevi sapere? Il tuo senso di colpa a cosa serve Valter? Come puoi trovare miglioramento? Cosa stai facendo per vivere in pace con te stesso? Tu hai il diritto di vivere nel tuo presente “nel qui ed ora” non tornare a quello che potevi o non potevi fare.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Caro Pierluigi,
una mia amica decide un giorno di lasciare il suo ragazzo, anche lui amico mio, chiedendomi di restargli vicino e aiutarlo a non farlo stare male. Quando lo fece la presi male pure io, sapendo ke lui già stava dovendo affrontare un periodo bruttissimo ed ero dispiaciuta e in ansia per lui. Cerco allora di restargli vicino e farlo distrarre il + possibile, fino a quando nn mi innamoro di lui e inizia una relazione, dove non riuscivo a dirlo a lei, ma nn riuscivo nemmeno a troncarla. Questa storia finisce ke lei lo scopre e se la prende soprattutto con lui dicendo ke dopo questa, davvero non sarebbero tornati più insieme. Da lì, lui capisce di non averla mai dimenticata e adesso soffre ancora più di prima per la paura di averla persa per sempre. Il sentirmi la causa di tutto ciò mi tortura ogni giorno e ogni notte. Volevo aiutarlo e gli ho rovinato la vita ancora di più. E ho tradito pure la fiducia di lei. Non riesco più a guardarmi allo specchio.
Cara Je,
Farsi venire i sensi di colpa ormai non ti aiuteranno a risolvere al situazione. Se hai agito in quel modo probabilmente è perché provavi amore nei confronti di quel ragazzo e pertanto non devi giustificarti con te stessa. Cosa potresti fare per cercare di rimediare all’accaduto? Se ci tieni all’amicizia della tua ex amica, hai provato ad andare da lei e guardandola negli occhi per confidare i sentimenti provati nei confronti di quel ragazzo? Non aspettarti “perdono” ma almeno avrai trovato il coraggio di affrontare una situazione scomoda e farai tesoro di esperienza per il futuro.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Ciao Pierluigi vorrei darti del tu se non ti spiace. Ti parlo un pò del mio senso di colpa , che seppur in parte(?) superato, quando si ripresenta ho l’impressione che sia ancora più distruttivo di prima. Potrebbe anche trattarsi del fatto che per il timore di sbagliare, per le occasioni perse e per ascoltare sempre il parere degli altri, ormai sono arrivato a non riuscire più a ragionare con la mia testa (ci sto lavorando tantissimo, eppure a volte quando precipito nelle incertezze pare che proprio non possa farne a meno ; è piu forte di me, devo parlarne). Praticamente appena è terminato un periodo in cui ho raggiunto un mio piccolo obiettivo (avevo 24 anni) avevo in mente una prospettiva: praticare sport non mirato all’ agonismo, per tenermi in forma. Potrebbe sembrare una banalità ma io do molta importanza al mio fisico (per molti anni vissuto nella sedentarietà) . Invece di agire subito, ho rinviato per ben 2 anni ed ora anche se ho acquisito la consapevolezza necessaria che tali 2 anni sono serviti a farmi prendere coscenza della situazione che sto affrontando ora, in certi momenti pare che non voglia saperne niente. Dovevo muovermi 2 anni fa e basta. Ho veramente la sensazione di essere veramente troppo grande e a volte penso che sarebbe meglio mollare tutto, però al contempo l’idea di praticare le discipline (marziali) che ho sempre desiderato svolgere mi intriga sempre di più.
Caro Ma,
Ora bloccarti sul senso di colpa e pensare al passato non ti aiuterà a diventare una persona migliore: agisci! Adesso hai trovato l’atteggiamento giusto, sei focalizzato sul tuo obiettivo e pertanto vai ed iscriviti subito in palestra anche se avessi 70 anni. Non è importante quello che non hai fatto ma ciò che puoi e vuoi fare adesso! Vai!
Un abbraccio e mandaci sulla pagina facebook di crescita-personale.org una foto dell’iscrizione alla palestra ok?
Pierluigi D’Alessio
Buongiorno,
circa due anni fa ho fatto un breve viaggio da solo e, trovandomi in Svizzera dove la prostituzione è legale, sono andato in un bordello.
L’idea era di togliermi uno sfizio, visto che oltre alla mia ragazza (con cui sto da 10 anni e convivo da 5) non avevo mai avuto rapporti con altre donne. Avuta l’esperienza, tutto è tornato alla normalità, anzi credo che mi abbia ulteriormente avvicinato alla mia lei non avendo più dubbi sul desiderio di avere rapporti con altre donne. Inoltre mi sentivo quasi orgoglioso di aver trovato il coraggio di fare qualcosa di “pazzo” e pensando solo a me e al mio desiderio che fino ad allora in qualche modo mi frustrava.
Da diversi mesi viviamo a distanza a causa del lavoro e da quando mi sono ritrovato solo è scattato un senso di colpa che mi tormenta e mi provoca ansia…
So che ciò che ho fatto non ha avuto alcun strascico sentimentale e che essendo solo in quel viaggio nessuno potrà mai sapere. Inoltre so più di prima che la amo davvero e che non rifarei lo stesso errore un’altra volta… E so anche che se lo confesserei è vero che mi toglierei un peso, ma solo per caricarlo sulle sue spalle e farla davvero soffrire…
Come posso tornare ad essere sereno senza far soffrire nessuno e tornare a guardarla negli occhi senza sentirmi un verme?
Grazie.
Caro Tom,
Ma quello che hai vissuto in passato è di un altro tempo pertanto che senso ha restare bloccato sul tempo superato?
Qualunque cosa tu abbia fatto giusta o sbagliata che sia (chi siamo noi per giudicare?) in quel momento probabilmente ti sentivi di farlo ma oggi non è più così e quindi devi vivere il tuo presente e “lasciare andare” il passato!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Io sto vivendo un senso di colpa enorme, che mi sta completamente annullando. Quasi 6 mesi fa ho inviato una foto molto intima ad un tipo del mio paese sul cellulare, fortunatamente non c’è modo di scoprire che sono io, ma non riesco a darmi pace, mi sembra di aver perso la mia dignità. Ti prego aiutami, come posso accettare questa cosa? Grazie mille!
Cara Bimba bella,
Ma perché vivi ancora nel passato? La foto oramai c’è stata e quindi l’hai inviata. Che senso ha pensare a ciò che si è fatto? Come pensi che tu possa stare meglio se continui a pensare a quello che avresti dovuto fare ma che ormai non hai fatto? Torna a vivere il tuo presente e goditi la vita per la straordinarietà che rappresenta…
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Buonasera, il mio senso di colpa deriva da una storia sentimentale (in corso) con una ragazza più grande di me di 6 anni..lei è una ragazza molto gentile e premurosa nei miei riguardi,non mi fa mancare davvero nulla onestamente parlando..piccolo problema: Stiamo insieme da 2 anni e molto spesso abbiamo discussioni per il fatto che ha avuto rapporti con il precedente ragazzo..é una cosa che non riesco proprio a sopportare,e che mi ha portato spesso al punto di lasciarla perché desidererei tantissimo una ragazza vergine..a volte penso che la verginità non può determinare la bellezza interiore di una persona,ma allo stesso tempo non tollero che l’abbia già fatto con qualcuno prima di me..adesso sono molto confuso pieno di sensi di colpa perché probabilmente potevo lasciarla prima..ho cercato di ignorare questo fatto per 2 anni,ma adesso sento di non poterlo digerire anche se fa parte del suo passato..non riuscirei a vedere il nostro matrimonio con una persona che l’ha già fatto con qualcun altro..lei mi ama tantissimo,molte volte mi sento insensibile dentro quando penso queste cose,ma credo di potere fare una vita infelice sapendo questo fatto..
Caro Alex,
Ragiona un attimo, come potresti risolvere una situazione di questo tipo? Il passato oramai è andato ed in quanto tale non è replicabile né modificabile! Perché devi farne una colpa alla tua ragazza? Credi sia giusto colpevolizzare la tua partner per aver avuto un precedente rapporto sessuale con il suo ex fidanzato? Se ha fatto l’amore è perché in quel momento, in quella situazione, in quello stato, probabilmente lo desiderava e aveva deciso così! Ora non ha più senso fargliela pagare, lei non deve entrare in questo senso di colpa. Tu devi lavorare con te stesso per superare questo tuo disagio! E’ probabile che provieni da un contesto familiare in cui ci siano stati dei valori rigidi sulla verginità, ma non è detto né scritto che siano quelli giusti e corretti. Magari non lo ammetti ma in realtà questi valori ti siano stati trasmessi ed imposti dai tuoi genitori, famiglia, parrocchia, scuola, gruppo dei pari, etc. Forse non hai mai riflettuto sul fatto che ognuno di noi ha delle esperienze passate differenti ed è arrivato al presente vivendo una vita differente dalla tua, non per questo migliore o peggiore, semplicemente differente!
Un abbraccio e buon 2015,
Pierluigi D’Alessio
Salve,sono Barbara, ho 19 anni e da 3 mesi a questa parte sto attraversando un periodo molto difficile. Quest’anno ho iniziato a frequentare l’universitá ma non ho reagito come mi aspettavo. Iniziarono attacchi di panico,ansie,rifiuto verso i libri e verso tutto l’ambiente universitario. Tutto mi fa stare male. Ho provato a studiacchiare,ma ogni volta che lo facevo l’ansia e il rifiuto mi assalivano. Ed ora sono qui immobile a rimurginare continuamente pensando di lasciare l’universitá. Però qui sorgono i sensi di colpa perchè non riesco a prendere una decisione…lasciare la scuola per poi sentirmi una nullitá?o continuare magari in maniera forzata e non ritrovando la mia pace interiore? Inoltre sono una ragazza molto responsabile e studiosa e questa contraddizione con quello che sta capitando mi fa starr malissimo. Poi ovviamente il senso di colpa si estende verso i miei genitori e mia madre soprattutto,poichè lei vorrebbe che mi creassi un futuro e non facessi il suo stesso errore di non aver continuato gli studi (non ha neanche il diploma). Di conseguenza ho paura di deluderli e di non rappresentare per loro la figlia perfetta e istruita (nonostante mi appoggiano e rispetterebbero le mie scelte). Ho pensato di continuare l’uni però sento di non avere la forza e la volontá e che in questo modo farei spendere inutilmente soldi a mio padre verso il quale mi sento in debito. Mi sento davvero inadeguara e ingrata perchè non syo riuscendi ad apprezzare quello che la vita mi sta offrendo e mi considero un’irresponsabile. Scusi se mi sono dilungata e se ho espresso i miei pensieri in maniera confusa. Grazie.
Ovviamente oltre ad avere i sensi di colpa nei confronti degli altri , i quali hanno sempre riposto fiducia nelle mie capacitá e risultati , ho i sensi di colpa nei miei confronti.. spesso sono troppo ma troppo severa con me stessa e il fatto che non stia riuscendo a concludere niente con l’uni mi fa sentire una pezza. Io che sono stata sempre la ragazza in gamba che porta i risultati a casa , che si faceva il mazzo a scuola per seguire tutti i corsi e iniziative possibili (ho tante certificazioni linguistiche e anche un secondo diploma francese) Poi per non parlare della classica frase “e se poi te ne penti?”. Ecco , una frase che mi fa angosciare di più ancora perchè penso: ” e se poi me ne pento davvero che faccio?” “Sarò la classica codarda che ha abbandonato tutto e non ha saputo crearsi un futuro” “gli altri mi tratteranno sempre come un’inferiore”.
Carissima Barbara,
1) La facoltà che hai scelto ti piace ed è una tua scelta oppure la classica scelta di qualcun’altro (genitori?)
2) Cosa ti fa soffrire di più in questo momento: lo studio con tutte le sue negatività oppure l’eventuale abbandono?
3) Se scegliessi una facoltà differente, credi l’ansia sarbbe la stessa?
Non pensare ai tuoi genitori ma al tuo benessere, l’università deve essere soltanto una tua cosa che deve appartenerti per tutta la tua vita e non un incubo! Fammi sapere.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
La facoltá è stata assolutamente una mia scelta..sono brava in lingue e credevo di poterla affrontare nel migliore dei modi. Però la vita universitaria mi ha destabilizzato.. gli orari,il viaggiare in autobus ogni giorno 6 giorni su 7.. le lezioni non mi soddisfano pienamente e molte volte le salto. Sento come se perdessi il mio tempo. A questo punto sono entrata in confusione perchè non sto capendo più se davvero cosa voglio fare nella mia vita e ho paura di far spendere soldi inutilmente ai miei. Però un possibile abbandono mi potrebbe fare stare male perchè a quel punto non mi realizzerei e potrei piangermi addosso x non aver preso una laurea (mi sono sempre vista come una ragazza modello che raggiunge i suoi obiettivi).. quindi se lasciassi non saprei quale obiettivo raggiungere e finirei per essere la classica fannullona però lo stesso tempo il pensiero di frequentare l’uni mi mette solo ansia. Vedo questa scelta come quella decisiva della mia vita ,come se non avessi più possibilitá nella vita e io mi sento in un limbo.
Ciao Barbara,
Ok se studiare Lingue è una tua scelta, allora devi trovare il modo più semplice per arrivare a questa laurea.
Se ti da fastidio viaggiare in autobus avere una formula alternativa potrebbe darti maggiore serenità? In auto? Scooter? Oppure trasferirti direttamente vicino alla facoltà? Le lezioni non ti soddisfano cosa significa? I docenti non ti sembrano preparati? Potresti essere una studentessa non frequentante? Oppure al contrario, staresti meglio se “respirassi” la tua facoltà restando tutto il giorno nell’edificio?
Risponditi cosa vorresti diventare “da grande” e cosa vorresti fare, semmai contatta il centro di orientamento della tua università e analizza le varie possibilità professionali. Cerca in qualche modo di vederti già dopo l’università in modo da poter delineare il tuo percorso con maggiore chiarezza.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
I miei genitori sono venuti a vivere sopra di noi, ma purtroppo non abbiamo ancora venduto la vecchia casa, per cui mio papà, che prende comunque una bella pensione, sta ancora lavorando per pagare il mutuo che hanno dovuto fare per la nuova casa. Mio marito sta per cambiare lavoro, si mette in proprio, è come sappiamo non è mai sicuro, ma al momento pare che nessun lavoro sia sicuro.. Mia mamma è assolutamente contraria, è giusto stamattina mi ha fatto un discorso del tipo “se penso che il papà sta ancora lavorando perché siamo venuti a vivere qui per te”… Mi sento sempre in debito con loro, perché hanno fatto di tutto per aiutarmi nella vita… Ma stare in mezzo fra loro e mio marito mi sta uccidendo…
Salve,
Sono fidanzato da 9mesi e il mio senso di colpa è che mi sono baciato a timbro la mia amica ma solo in segno di amicizia. Ma che tutt’ ora non la vedo da 7mesi
Caro Alfonso,
Ma che significato gli dai ad un bacio a timbro? Tradimento o semplice gioco? Se per te è stato un gioco, che senso ha continuare ad avere sensi di colpa? Quanto tempo stai buttando nel continuare a stare male per una cosa che fa parte del tuo passato e che per qualche motivo in quel momento volevi fare?
Gira pagina e vai avanti caro Alfonso, solo così puoi essere una persona migliore e cominciare da subito a dedicarti con tutto il tuo essere alla tua fidanzata!
A presto,
Pierluigi D’Alessio
Ciao,
Stasera la mia ragazza mi ha detto che non ci vede più come gli occhi di prima.
Premetto che sto superando un periodo di ansie da solo e con alcuni aiuti familiari e anche lei. E qualche volta ho qualche scatto di nervi anche se una cosa banale la ingrandisco…ma la forza che mi do è per superare questo brutto (che a come vedo ho ricadute ma mi alzo sempre).
Mi ha detto che nel baciarmi non provava nulla, ma sentiva il mio calore nell’ abbracciarla e viceversa. Mi ama tantissimo come io amo lei.
Che consiglio mi puoi dare?
Caro Alfonso,
Ma tu cosa provi esattamente? Se la tua ragazza non ti vede più con gli stessi occhi d’amore di prima cosa significa esattamente? Se non c’è più amore credo che sia meglio per tutti e due prendere due strade differenti non credi? Non si può e si deve mai costringere nessuno a stare assieme… L’amore è anche saper lasciare andare!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Si lo so, ma noi litighiamo spesso essendo ragazzi, io di 18 e lui di 16 e alcune cose non le dobbiamo ancora capire.
Ma oggi mi ha fatto capire che ci tiene a me, piangeva dicendomi di amarmi.
Non penso che non mi ami più…
buonasera,
per caso mi sono imbattuta in questa pagina e ne approfitto per chiedere un consiglio.
sto con un uomo che precedentemente ha avuto due figli (non desiderati ma riconosciuti). La sua ex, nel periodo in cui erano fortemente in crisi e la relazione stava per concludersi lo ha informato della gravidanza solo dopo il terzo mese. Premetto che vivevano in due citta diverse ed hanno continuato a farlo anche dopo la nascita di DUE gemelli, lei ha PRETESO che i bambini vivessero con i nonni a tanti km di distanza da entrambi, e li ha negati ai nonni paterni che si sono sempre visti sbattere la porta in faccia. Lui ha sempre assecondato i suoi capricci perche si sentiva in colpa per quello che non riusciva a provare, fino a che non ha chiuso il rapporto e per diverse ragioni si e’ allontanato anche dai bambini per un anno ( aggressioni verbali, diffamazione, carichi di sensi di colpa e altri casi spiacevoli verso la sua persona da parte di lei e terze persone, ecc).
A distanza di tempo lei ha fatto ricorso al tribunale per chiedere affido e assegno per i figli (che non sono mai mancati) e a seguire ha USATO questi bambini per vendicarsi con lui per rancori ancora accesi (da 3 anni).
I bambini chiamano papa’ un altro e non hanno alcun legame con il mio fidanzato, dato che dalla nascita hanno vissuto con i nonni e lui li vedeva dal sabato alla domenica sera.
Ora, a seguito di tutto questo e alla necessita di risolvere la cosa, lui si sente in colpa per voler dare una svolta alla sua vita, mettere un punto e guardare oltre. Liberarsi da ricatti manipolazioni e legami mai sentiti. I sensi di colpa lo bloccano nei progetti lavorativi e quotidiani ed e’ come se sentendosi felice facesse torto ai bambini (che per di piu stanno bene nell’unica realta familiare che abbiano conosciuto).
Inizialmente ci ha messo tutto l’impegno ma e’ servito solo ad aumentare i capricci di quella che era la sua compagna.Non sente legame paterno con questi bambini, come se fossero estranei, e questo lo blocca.
Come posso aiutarlo?
grazie!
Cara Vera,
E’ molto apprezzabile voler aiutare il tuo fidanzato a trovare una sua soluzione, ma questi passi deve farli lui. Soltanto lui può agire direttamente e cambiare i suoi stati d’animo.
Suggerisci al tuo compagno di trovare delle risposte alle sue domande. Ad esempio potrebbero essere:
– Quali sono i sentimenti ed emozioni che prova in una situazione del genere?
– Cosa lo farebbe sentire meglio dal punto di vista affettivo?
– Per quale motivo non “prova” il senso di genitorialità nei confronti dei suoi figli? Forse associa la genitorialità alla sua ex relazione?
Queste sono alcune domande da esempio ma per avere supporto deve essere lui stesso che dovrebbe ricercare un suo modo per “uscire dalla situazione” e comunicare direttamente.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Buongiorno. Sono in una situazione mostruosa. Sono pieno di sensi di colpa….
Ho tradito virtualmente molte volte la mia ragazza…sia a livello puramente legato a piacere sessuale sia a livello mentale.
Ora non riesco a superare la cosa… Non l’ho mai tradita realmente (nonostante ne abbia avuto la possibilità) per fortuna, ma invece di vedere del positivo in questo vedo solo tutto lo schifo, il dolore e le conseguenze delle mie azioni. Ho paura a parlarne con lei, ne ho già parlato con uno psicologo, un amico e credo che dovrò dirlo almeno a mio padre. Forse mi aiuterebbe a superare la cosa parlarne anche con lei, ma appena ci penso sono terrorizzato dal perderla. Ho paura di non essere più innamorato, non vedo la spiegazione a tutto quello che ho fatto… Stress? Ansia? Routine? Soffocamento? Certi momenti vorrei uccidermi, per non farla soffrire ancora di più.. Inoltre il pensiero di scaricarle la patata bollente e farla stare di merda mi rende così depresso che appunto, preferirei buttarmi di sottoche dirle le cose che ho fatto.
Ciao Giacomo,
Ma il tradimento per essere tale intanto deve essere fisico. Avere fantasie esterne alla coppia può essere naturale, a volte gli stessi sogni lavorano incosciamente.
Parlane con tutte le persone che credi ti possano aiutare a liberarti di questo peso, anche con la tua fidanzata. Guardati dentro cosa provi veramente per la tua ragazza, analizza i tuoi sentimenti. Vedrai che ti aiuteranno a comprendere meglio la strada da percorrere. Per il bene della tua ragazza ma soprattutto per la persona più importante per te: Giacomo!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Buongiorno dottore. Ho vissuto da pochi giorni un’esperienza analoga a quella di Giacomo, avevo la possibilità di tradire fisicamente, unicamente per sesso botta e via, la mia ragazza ma non l’ho fatto, benchè potessi e ne fossi leggermente tentato, non lo feci. Il senso di colpa mi divora per la tentazione che ho avuto ma che sono riuscito a frenare, non posso parlarne con lei perchè mi mollerebbe soltanto per questo e non voglio perderla. Io amo la mia compagna, la amo tanto e sinceramente, quello che è successo è stato un singolo momento di debolezza dettato da certi bisogni fisici non appagati, data la sua lontananza fisica e l’impossibilità totale di avere rapporti, e l’immaturità mia nel lasciarmi sopraffare per qualche momento dagli ormoni maschili della gioventù.
Non ho scuse ma ho compreso il mio sbaglio, sebbene apprezzi che mi sia fermato in tempo prima di commettere l’errore, mi vedo comunque sporco e in torto verso di lei…..ho capito di amarla più di quanto pensassi e che non lo rifarei mai e poi mai, nella maniera più assoluta, ma il senso di colpa rimane. Il tempo potrà affievolire questa brutta esperienza? Ho giurato a me stesso che non si ripeterà.
Ciao Mattia,
Sei un grande! Fermare i propri impulsi è una caratteristica ed abilità che esaltano l’essere umano rispetto agli animali! E poi, mi sembra che la tua spiegazione del perché avresti voluto cedere al tradimento è stata da te stesso fornita e quindi a meno che non ci sia altro dietro e tu te la “stia raccontando” ma non mi sembra da ciò che dici adesso hai il dovere di tornare a focalizzarti verso la tua compagna. In più non hai realmente commesso alcun tradimento pertanto il pensiero da solo non vale!
A volte, ci sono alcune situazioni che ci aiutano a dare quella spinta di consapevolezza maggiore verso le cose che veramente vogliamo. Questo è ciò che probabilmente è successo a te con la tua compagna! Ciò che sarebbe potuto succedere fa parte del passato e in quanto tale non può essere cancellato ma soltanto accettato e superato! Hai una strategia per girare pagina? Come puoi fare in modo che questa lezione ti possa aiutare a vivere meglio la tua relazione?
Buona vita Mattia!
Pierluigi D’Alessio
dopo 12 anni dalla separazione ed un figlio ormai grande (22) , muoio di sensi di colpa per tutte le cose che allora feci (e che mi sembravan giuste!) e che ora arrivato a 57 anni non riesco a perdonarmi…potessi tornare indietro e non provocare dolore alle persone che mi han voluto bene! Certo non tutte le colpe son state mie ma se avessi avuto piu sale in zucca forse oggi avrei una ancora una famiglia , che mi manca da morire.
Ciao Franco,
Ma il passato in quanto tale è andato e non può tornare ma puoi tornare dai tuoi cari e da tuo figlio e cercare un confronto spiegandogli che vorresti riallacciare la relazione. Cosa ti impedisce di poter riprendere la relazione con tuo figlio?
A presto,
Pierluigi D’Alessio
mio figlio lo vedo..la ex moglie vive con un altro ed io ho la mia compagna. Il problema è che i miei comportamenti di allora sono ancora fonte di grande sofferenza per me. Oggi piu di prima. Grazie:)
Ciao Franco,
I tuoi comportamenti sono passati ed ormai non li puoi cambiare però puoi focalizzarti sulla tua identità attuale ed avere ora, dei comportamenti di rispetto e incoraggiamento nei confronti di tuo figlio e anche della tua ex moglie.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Sono il mattia del messaggio poco più sopra, la ringrazio veramente molto per la sua risposta, mi ha aiutato tanto.
Purtroppo a distanza di tempo il senso di colpa non è passato, sono fermo punto e a capo, sono indeciso se non dire niente alla mia fidanzata di quell’episodio isolato di tentazione per una ragazza di strada e continuare imperterrito, oppure parlandogliene, liberandomi da questo peso, ma correre il rischio di perderla o di incrinare irrimediabilmente il nostro rapporto……lei cosa mi suggerirebbe di fare dottore?
Ha perfettamente ragione, mi concentro ancora di più sulla mia ragazza e grazie a quest’esperienza ho capito di amarla davvero tanto. Purtroppo mi reputo sensibile, e basta il pensiero di aver avuto una tentazione quasi andata in porto a farmi star male, anche se di fatto non ho commesso nulla…..
Purtroppo non ho una strategia per girare pagina, confido semplicemente che il tempo mi rivelerà se vivrò male e dovrò per forza vuotarle il sacco, oppure vivrò bene e questo episodio sbiadirà piano piano dalla mia coscienza…….posso fare in modo che questa lezione mi sia servita per il semplice senso di colpa che sto provando, mi basterà ripensarlo e non sarò mai tentato da altro, troppo forte il dolore, decisamente non sono un tipo da queste cose e non sa quanto me ne vergogni. Scusi per il disturbo. Sarei davvero curioso di sentire la sua risposta in merito alla mia domanda precedente, saluti e ancora grazie.
Caro Mattia,
Non posso darti una risposta ma forse posso fare in modo che tu ne abbia una interrogando te stesso. Cosa ti aiuterebbe di più in termini personali? E poi, cosa sarebbe più proficuo per la vostra relazione?
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Buongiorno! Sono una ragazza di 21 anni e ho letto questo articolo perché è uno dei miei problemi. Ho iniziato a capirlo quando ero più piccola e ogni cosa che facevo, anche senza volere, sbagliata mi iniziavo a sentire male fisicamente. come un forte mal di stomaco da cui non riesci a liberarti. Capisco che il passato è parte del passato però è comunque accaduto e non riuscire a cambiarlo mi fa stare ancora peggio.
Cara Sofia,
Cosa ti farebbe stare meglio esattamente? Quale situazione riuscirebbe a darti maggiore sollievo nel momento in cui hai dei sensi di colpa?
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Buonasera Pierluigi,
le confesso che già leggere i commenti e le sue risposte mi ha aiutato molto e la ringrazio per questo spazio, il suo tempo dedicato alla felicità di tutti noi.
Il mio problema è che non riesco a perdonarmi per una scelta fatta in passato in quanto oggi la reputo una scelta fatta in maniera superficiale e di getto. Si tratta di aver prestato dei soldi, una cifra anche cospicua, a una persona che frequentavo da davvero poco tempo, che credevo giusta per instaurare una relazione di coppia importante e duratura. Oggi però a distanza di due anni e dopo diverse delusioni, aspettative mancate ho capito che questa persona non è giusta per me e rimpiango quello slancio di generosità affrettato. non riesco a perdonarmi. quei soldi erano il frutto di sacrifici fatti dalla mia famiglia che ancora oggi nonostante io abbia un lavoro sicuro mi aiuta economicamente.
mi sento in colpa, mi vergogno per quello che ho fatto e non riesco a confessarlo e neanche a pensare di farlo.come posso uscire da questa situazione?assumermi le mie responsabilità?non riesco a perdonarmi pensando soltanto a questa scelta come alla migliore fatta in quel momento o come a un “investimento” per la felicità di quello che credevo fosse il mio compagno e me.
Grazie, gaia
Ciao Gaia,
Cosa potresti fare oggi per stare meglio e toglierti questo senso di colpa? Affrontare il giudizio degli altri anche se è difficile e sarebbe più semplice scappare forse non ti aiuterà alla lunga. Le aspettative sono quelle che uccidono la relazione, perché è tanto difficile accettare gli altri per come appaiono? Perché dobbiamo metterci dei gradi di giudizio misurabili? Cosa ci porta a fare questo? Le relazioni migliorano?
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Buonasera Pierluigi.Ho 46 anni, 2 figli di 8 e 5 anni bellisiimi e intelligentisiimi, una moglie di 39 anni innamoratissima di me, prtroppo qualche problema con il lavoro, ma spero si rosolva bene. Dall’età di 18 anni soffro di DAP (Depressione-attacchi di panico), con ansia generalizzata senza particolari fobie, comunque. Non prendo farmaci, se non qualche benzodiazepina al bisogno, ma nell’ordine di 3-4 volte in un anno (a 18 anni la cura era di 2 pastiglie da 1,5 mg + altre cose…). Il senso di colpèa che mi sta corrodendo e che mi fa avere crisi d’ansia pesantissime riguarda alcune cose che ho tenuto nascosto a mia moglie rioguardo spese personali o famigliari effettuate utilizzando soldi di mia madre (sono filgio unico). Era già successo in passato, con una mia “confessione” durante una seduta di psicoterapia alla quale era presente anche mia moglie, ma poi ho continuato altre volte, tenendo conto anche della non facile situazione economica (ho pagato anche qualche bolletta, per esempio…). Non voglio confessare anche questi episodi a mia moglie (abbiamo fatto un percorso di coppia a causa dei miei disturbi, percosrso che ci ha avvicinato ulteriormente e che fino a qui ha avuto esito pèiù che positivo). Ma il mio senso di inadeguatezza verso lei e verso gli latri mi ha spinto a comportarmi in questo modo. Ora: la mia volontà è VERAMENTE quella di non commettere più quell’errore, ma non riesco a togliermi la vergogna e il malessere dall’anima, sopratutto in questi giorni di momentanea lontananza (lei è al mare con i nostri figli, io la raggiungerò fra qualche giorno).
Che fare?
Che fare?
Che fare?
…
…
…ù
Ciao Mauri,
Dimmi di più. Cosa esattamente ti fa sentire in colpa? Se ho capito bene, hai dato dei soldi a tua mamma che provenivano da te e da tua moglie senza averle detto nulla?
Se così fosse, dietro questo comportamente cosa c’è esattamente? Paura del giudizio contrario di tua moglie? Difficoltà ad ammettere a tua mamma che avresti dovuto confrontarti con tua moglie?
Fammi sapere,
Pierluigi D’Alessio
Scusi per gli errori di battitura…
buongiorno dottor, volevo chiederle e raccontarle quello che mi è successo..innanzitutto voglio cominciare facendole i complimenti da ciò che scrive e che consiglia alle persone! Sono due anni e mezzo che sono fidanzato con la mia ragazza e sono felicemente innamorato di lei! Purtroppo due mesi fa dopo diverse liti che tra l’altro possono starci (sfido chiunque a chi non litiga) ho commesso un grave errore…ho tradito la mia ragazza…è stata una scappatella un grande errore da non più ripetere! le ho confessato il tutto perchè aveva il diritto di saperlo anche perchè non riuscivo a guardarla in faccia..lei mi ha perdonato e ha deciso di darmi un’altra possibilità..ha per lo meno apprezzato il fatto che glielo ho detto..lei comunque non sarebbe riuscita mai a saperlo ma io non riuscivo a non dirglielo quindi ho dovuto…e ne sono veramente felice che mi ha perdonato! io però non riesco a perdonarmelo e non riesco a capire come ho fatto a fare una cosa del genere…a volte il senso di colpa non c’è e a volte si e a volte mi vengono veramente bruttissime idee per la testa..a volte non mi va di mangiare a volte ho difficoltà a prendere sonno..come posso fare per superare il tutto? ho intrapreso anche un’attività lavorativa ma non sempre riesco a distrarmi…pratico anche sport..quando sono solo ripenso a quanto sono stato stronzo…tutta la mia famiglia sa di questo errore che ho fatto..come posso fare per cercare di superare la cosa? lei pensa che ci voglia ancora più tempo? grazie per la sua rissposta
Caro Marco,
Ma tu hai già fatto tutto quello che potevi fare non credi? Devi perdonarti e focalizzarti sul perdono, sulla tua sincerità e sul coraggio di affrontare quello che la maggior parte delle persone non lo comunica al partner. Cosa potresti fare ancora per perdonarti?
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
buon pomeriggio grazie innanzitutto per la risposta :)) eh infatti forse sono io che mi fossilizzo troppo sulle cose e pretendo la perfezione…come si dice pensavo di non arrivare a questo punto ma mi sono dispiaciuto per come mi sono comportato e sopratutto come ho fatto stare male a lei…comunque voglio andare avanti soltanto che a volte sembra più forte di me..devo cercare di avere sempre la mente occupata 🙂 eh infatti non saprei più cosa fare anche perchè oramai la frittata è stata fatta..il rapporto non si è rovinato e nemmeno inclinato..ovviamente devo riconquistare pian piano la fiducia di prima 🙂 bhè è il minimo…io sono una persona sincera al di là del grave errore..io la amo e voglio stare con lei..grazie dottore!
buon pomeriggio grazie innanzitutto per la risposta :)) eh infatti forse sono io che mi fossilizzo troppo sulle cose e pretendo la perfezione…come si dice pensavo di non arrivare a questo punto ma mi sono dispiaciuto per come mi sono comportato e sopratutto come ho fatto stare male a lei…comunque voglio andare avanti soltanto che a volte sembra più forte di me..devo cercare di avere sempre la mente occupata 🙂 eh infatti non saprei più cosa fare anche perchè oramai la frittata è stata fatta..il rapporto non si è rovinato e nemmeno inclinato..ovviamente devo riconquistare pian piano la fiducia di prima 🙂 bhè è il minimo…io sono una persona sincera al di là del grave errore..io la amo e voglio stare con lei..grazie dottore!!!!
Buongiorno dottore, da qualche mese è finita la relazione più importante che ho avuto, durata quasi tre anni, con la prima persona di cui io mi sia mai realmente innamorata. Ora lui si sta frequentando con un’altra ragazza e io ho una marea di sensi di colpa, perché è stato lui stesso a dire che è stata tutta colpa mia se è arrivato a non amarmi più. Io ammetto di essermi comportata male spesso, ero troppo gelosa e gli chiedevo cose impossibili, come di non parlare con la sua ex, e mi vergogno di tutto ciò… All’inizio non me ne accorgevo, ma negli ultimi mesi avevo provato a cambiare per lui, e in ogni caso ho sempre dato il massimo, nonostante i miei errori, l’ho sempre amato sinceramente e ho fatto sempre il possibile… Mi sento in colpa e non riesco a perdonarmi, perché se io non mi fossi comportata così probabilmente lui starebbe ancora con me e non sarebbe andata da questa ragazza, che è più bella e brava di me e i suoi amici (che dovrebbero essere anche i miei, in teoria, visto che avevamo il gruppo di amici in comune) non fanno che ripetere quanto lui sia felice con lei e quanto lei sia eccezionalmente brava.
Io mi sento uno schifo, mi sento terribilmente in colpa per aver perso una persona che mi amava così tanto e che rivorrei con me, quando ha già un’altra… Sono una persona molto sensibile e non faccio altro che piangere per questa storia, forse sembro solo una persona debole ma non è così…
La ringrazio per la sua pazienza!
Cara Elisabetta,
Sei sicura che sono sensi di colpa? Spesso all’apparenza sembrano così perché c’è già un’altra persona e non riusciamo, noi esseri umani, a digerire il repentino cambio di persona. Come puoi dire che se non ti fossi comportata così sicuramente lui non avrebbe smesso di amarti? Sai con i se e i ma, non si va da nessuna parte. Ora devi riprendere in mano la tua vita e fare di questa esperienza un gran tesoro!
Cosa hai imparato da questa storia? Cosa potevi evitare e non lo hai fatto? La gelosia se per te è un problema, che non hai risolto ora, come pensi che con un’altra persona possa essere superato? Hai imparato a “lasciare andare”? So che è dura adesso ma piano piano compi delle azioni necessarie per il tuo miglioramento e la tua Rinascita dopo la fine di un amore!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Ciao mi Cristian ho 38 anni per colpa mia e dei miei tradimenti ho perso la famiglia sono passati due anni da quando mi sono separato e sensi di colpa mi hanno divorato così tanto che spesso penso al suicidio sono sempre più depresso oggi ho capito tante cose che prima non capivo purtroppo ho aperto gli occhi su cosa era più importante per me troppo tardi …..non riesco a superare queste crisi lo si di meritarmi tutto questo è colpa solo mia però così non riesco a vivere
Caro Cristian,
Adesso è arrivato il momento di dimostrare a te stesso che puoi sistemare le cose. Hai figli Cristian? Se si, inizia da loro: sii presente anche se non vivi con loro. Piano piano riprendi in mano la tua vita, non è giusto e non serve buttarti giù così, forza! Se hai bisogno di un sostegno e di coaching noi siamo qui!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Salve io dopo 5 anni che non ci parlavamo più (con le mie cognate)ho preso iniziative xke le penso sempre di chiamare una delle due con la scusa di darle gli auguri della nuova nascita(ho chiamato proprio quella con cui nn siamo mai andate d’accordo più d tanto)sentivo il bisogno d farlo anche se adesso mi domando come abbia fatto xke da come mi sono presentata al telefono mi ha aggredita verbalmente rinfacciato tante cose che ho fatto 5 anni fa e augurato fulmini e saiette…son 2 giorni che io oramai vivo con questo pensiero…io mi odio x come sono stata antipatica in passato e gli errori che inconsapevolmente ho creato….ecco perché non mi parlo più con le mie cognate xke in pratica è tutta colpa mia…vorrei rimediare ma oramai ho capito che mi odiano e nn mi vorranno parlare mai più. .adesso un po più in là vorrei contattare l’altra mia cognata più dolce e vedere se mi rifiuta anche lei…io ho desiderio di riparlarmi e ricominciare xke nn sono più la acida d 5 anni fa..ho lavorato molto su di me ma questa botta d due giorni fa mi sta distruggendo e fatto capire quanto ho sbagliato in passato..
Cara Sonia,
Benissimo! Prosegui allora per la strada del perdono. Se te la senti scrivile una lettera in modo che loro possano presentarsi preparate al dialogo. A volte chiedere scusa è un gran passo di umiltà!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
salve io avevo un amica sulla quale contavo molto ad un certo punto io le ho detto qualcosa che ha fatto rompere la nostra amicizia e la mia insistenza nel cercare di rimediare ha complicato a tal punto le cose che mi ha tolto addirittura il saluto. io mi sento in colpa xè sapevo che cosa avrei provocato in lei dicendole quella parola ma avevo letteralmente perso il controllo e non ho saputo controllarmi, credevo anche che fosse amica mia e che forse avrebbe capito o quantomeno che si chiedesse il motivo della mia reazione, invece no, nulla, io insistevo per cercare di parlarle e spiegarmi e lei sfuggiva sempre di più. cosa posso fare per superare questo? ho assolutamente bisogno di andare avanti ma mi sento come in un vortice.che cosa devo fare
Cara Serena,
A volte devi accettare di “lasciare andare”. Potresti fare l’ultimo tentativo se la tua amica non ti rivolge il saluto, provando a scriverle una lettera chiedendole scusa per il passato ma concludendo che nel caso in cui le avesse volontà di confrontarsi con te, tu saresti ben felice perché comunque le vuoi bene!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Ciao io ho un senso di colpa che mi affligge da qualche anno. Quando avevo 15 anni mi sono fidanzato con una ragazza un paio d’anni più piccola di me, la nostra storia è durata quattro anni. I primi due anni tutto ok , poi il mio amore e la mia gelosia sono sfociati In un comportamenti Orrendi, la trattavo male inutilmente, qualche volta l’ho picchiata, la facevo sentire in colpa per cose che non faceva, frequentavo altre ragazze ecc. nel contempo la mia vita era un casino vivevo una situazione familiare difficile appunto per cui penso lei mi compativa e continuava a volermi bene. Dopo quattro anni la nostra storia per quella poverina finalmente è finita lei mi ha tradito con uno dei miei migliori amici (il minimo che potesse fare) ed io mi sono fidanzato con la mia attuale ragazza con la quale sono cresciuto e maturato E nulla di tutto ciò si è più verificato, ovviamente a questo punto i sensi di colpa hanno cominciato ad affliggermi. Oggi ho 25 anni e dopo 5/6 anni I sensi di colpa non vanno via , vorrei tanto chiederle scusa per come mi sono comportato ma ho paura che se lo scopre la mia ragazza potrebbe non capire e finire male.
Ciao Alberto,
Ci sono questioni che ognuno di noi deve risolvere e questa che poni tu è una di queste. Credo sia più funzionale per te stesso affrontare la situazione e chiedere scusa alla tua ex per il male che tu stesso dici di aver fatto. Tienici aggiornato sugli effetti di questa azione ok?
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Ciao, io ho un senso di colpa che non mi fa vivere bene e mi tortura ogni volta che ci penso,abbastanza spesso se non tutti i giorni,io e mio marito abbiamo venduto la nostra casa, perchè sotto mi noi abitavano i miei genitori, e ogni volta che uscivamo e rientravamo a casa volevano sapere dove siamo andati, cosa abbiamo fatto, chi c’era, ecc…era un vero (passarci al setaccio), se poi ci sfuggivamo allora mi chiedevano dove sono andata e perchè come mai, ecc….
ero veramente esasperata, non ne potevo più,volevano sapere ogni cosa di casa e dei figli, li ho sentiti andarvi via dove sono andati?…
Ora però non avendo più potuto comprarmi un’altra abitazione, vivo in affitto,e ogni volta che penso o vado da mia mamma ( che ora è rimasta da sola e quindi ci vado ogni giorno)non so darmi pace e mi torturo, pensando che avrei potuto non dover pagare l’affitto(salato) che stò pagando e magari vivere un pò diversamente senza dover tirare per andare avanti, avendo solo una pensione di mio marito e basta, io sono casalinga.
Non so come poter fare per scrollarmi di posso questa tortura quotidiana, mia madre poi vorrebbe che quando lei non ci sarà più io vada a vivere nella sua casa e non la venda, ma tutte le volte che sento la persona che abita dove abitavo io, mi viene rabbia per quello che ho fatto, anche se la colpa è solo tutta la mia.
Mi può aiutare in qualche modo a superare la cosa senza tanto dolore? dato che sono ben 8 anni che ho questo rimorso, che mi tortura e non mi fa più vivere dignitosamente?
Ringrazio anticipatamente e porgo distinti saluti.
Anna.
Ciao Anna,
Ma il tuo senso di colpa da cosa nasce esattamente? Guardati dentro. Nasce da una decisione che non volevi prendere ma lo hai fatto per tuo marito o per i tuoi figli forse? Dopo di che, pensa alla tua missione di vita, qual’è esattamente? Liberati dal significato che hai dato a degli oggetti: casa o altre cose. Sono soltanto oggetti materiali e non potrai mai portarli con te in eterno. Che senso ha continuare a stare male per degli oggetti? Se tua mamma ti dice di non vendere la casa dopo la sua morte, non significa automaticamente che questo è il tuo bene. Anzi, magari restare la può farti male in quanto attiveresti un ancoraggio mentale negativo pieno di ricordi ed emozioni. Che ci dici Anna?
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Buongiorno Sig.D’alessio,
innanzi tutto la ringrazio per avermi risposto e anche in modo tempestivo.
Ora rispondo al messaggio che mi ha inviato: La decisione della vendita è nata quando io volendomi separare da mio marito, mia madre mi dava sempre addosso facendomi sentire in colpa per tutto quello che succedeva in famiglia.
Io sono sempre stata molto attaccata a mia madre,e in quel periodo mi sono sentita tradita e senza nessun aiuto, confesso che in quegli anni ho sofferto parecchio e piangevo sempre, tanto da farmi venire l’esaurimento nervoso, e ho perso il lavoro.
Lo sò che non ha senso continuare a star male, ma è una cosa più forte mi me, purtroppo!!!!e ogni tanto ritorna a galla il pensiero e mi rodo dentro, ho la vita rovinata da questo senso di colpa che sembra quasi mettermi la nausea.
Riguardo la casa, essendo che mi sono pentita di aver venduto la mia casa,non vorrei in futuro rifare lo stesso errore, perchè errare è umano, ma perseverare è diabolico.
Ringrazio ancora per la gentilezza, e cordialmente saluto.
Anna
Buonasera, sono una ragazza di 22 anni, tormentata dai sensi di colpa. Il mio ex mi ha lasciato un anno fa dopo essere stati insieme quasi quattro anni, e io ancora non riesco a dimenticarlo, continuo a sentirmi in colpa perché so che se ho perso quello che considero l’amore della mia vita è solo per colpa mia. Lui per me faceva di tutto e sopportava la mia gelosia, la mia insicurezza, la mia impulsività; nonostante anch’io mi impegnassi molto per lui, ero sempre scontenta, ero gelosissima delle altre ragazze e sono giunta a fare delle cose di cui mi vergogno profondamente, come vietargli di uscire con un gruppo di amici in cui c’era la sua ex. Mi vergogno tantissimo per come mi sono comportata, lui era infelice ma ho sempre fatto finta di niente, perché non volevo ammettere che fossi io a sbagliare e anche perché a parte questi momenti e litigate tutto andava bene, o almeno mi illudevo che fosse così. A parte questi miei enormi difetti, ho sempre fatto tutto il possibile per lui, con tutto il mio cuore. Nonostante tutto, l’amavo (e forse lo amo ancora) davvero tantissimo. Lui mi ha detto che non riusciva più a sopportare e ad accettare questi miei comportamenti e mi ha lasciato: ovviamente al suo posto avrei fatto lo stesso, era davvero esasperato e a ragione.
In questo anno credo di essere abbastanza cambiata e di essere maturata, ho riflettuto molto e ho scoperto tutti questi errori che ho commesso e che sul momento non avevo compreso… ma lui non ne vuole più sapere di tornare con me, mi ha detto che non potrà mai tornare come prima tra noi e che è inutile continuare a sperarci, che adesso è felice. E lo capisco, si sarà stufato di me ormai, di una persona che pretendeva di averlo sempre sotto controllo. Sto pian piano accettando questa sua volontà, ma non riesco proprio a perdonarmi, odio me stessa, mi sento uno schifo, e mi vergogno di come mi sono comportata. Vorrei solo poter rimediare.
Ho perso la persona che per me era più importante, la persona che amavo con tutta me stessa e che mi amava altrettanto, e tutto questo per colpa mia. Non riesco a perdonarmelo, sono stata uno schifo… Io voglio lui al mio fianco, soprattutto adesso che credo di aver smussato i miei difetti, ma non ho più possibilità. Non riesco a perdonarmelo e non riesco soprattutto a perdonarmi di aver fatto soffrire così tanto la persona che amavo, senza nemmeno accorgermene consapevolmente (perché in parte lo sapevo, ma scacciavo questa mia vocina interiore). Mi sento un verme.
Mi scuso per essermi dilungata e la ringrazio per la sua gentilezza!
Cara Francesca,
Devi far tesoro del tuo passato e far pace con esso! Devi focalizzarti sul fatto che non sei più la persona gelosa di prima e che quello la non era vero amore! L’amore vero non proibisce, non rinchiude, non vincola, non limita. Ora devi rispettare la scelta del tuo ex e comprendere che la tua vita deve andare avanti e piano piano riaprire il tuo cuore verso l’amore.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
La ringrazio infinitamente per la sua risposta. Mi sento già meglio di ieri, spero di riuscire a migliorare giorno dopo giorno! Anche se l’idea di averlo perso per colpa mia è davvero ossessiva e costante nei miei pensieri, non volevo che soffrisse per causa mia… Perché già aver perso una persona così importante fa malissimo, ma fa ancora più male sapere che è successo per colpa mia…
Comunque, seguirò i suoi preziosi consigli, sperando di riuscire a stare meglio prima o poi! La ringrazio ancora di cuore per il tempo che mi ha dedicato!
Buona sera la mia storia: fidanzata da 15 anni con un bravo ragazzo ma disoccupato anche un po per scelta l’anno scorso in crisi l’ho tradito pensavo di aver trovato l’uomo giusto non avendo il coraggio di mollarlo esco con entrambi ma 4 mesi fa il secondo mi lascia per un’altra da allora non vivo penso a tutto il male che ho fatto a tutti e ho un profondo senso di colpa sono una persona meschina piango tutti i giorni per quello che ho fatto non ho avuto il coraggio di confessare niente a nessuno ma dentro sto morendo so che mi considerate spregevole ma sono pentita grazie
Ciao Angelina,
Ormai il passato è andato ed in quanto tale non si può tornare indietro. Fai pace con te stessa per riprendere in mano la tua vita. E poi se lo hai tradito vuol dire che in qualche modo non eri soddisfatta a pieno della tua relazione pertanto nessuno deve accontentarsi!
Un abbraccio.
Pierluigi D’Alessio
Salve ho quasi 20 anni e da qualche mese mi sono lasciata con un ragazzo..E stata Una storia di quasi 2 anni purtroppo lui era molto esigente nei miei confronti,e a volte anche prepotente poiche’ aveva lui il controllo della Mia vita dicendomi cosa fare oppure no.ero dipendente da lui..io non so cosa si poteva mai aspettare da Una ragazzina di 20 anni (lui e 9 anni piu’ grande di me),inconsciamente sapevo che quella non era la vita che volevo fare,ritirata presto,nnt discoteca,niente locali,non stare in giro fino a tardi. lui voleva troppo da me e a 19 anni non puoi trascorrere cosi la vita con una persona che si aspetta che tu dia il massimo in ogni cosa..in un certo senso lo deluso ed e x questo che mi sento un po’ in colpa..onestamente non so neanche io perche’ mi misi con lui sapendo che non avevo proprio testa x tutto questo..non so io ho pteso quella storia come un gioco.io da parte mia ho cercato di dare il massimo e il meglio di me ms vedo che x lui nn e stato abbastanza..Lei che ne pensa?
Ciao Marina,
Ma il tuo senso di rammarico da cosa nasce esattamente? A volte le storie sono funzionali a farci comprendere cosa desideriamo veramente e cosa no! Cosa hai imparato da questa storia? Se i tuoi desideri sono quelli di vivere a pieno la tua età forse è meglio che ognuno faccia la propria strada, non puoi forzarti di vivere con una maschera! Fai della tua vita il tuo capolavoro e costruisci giorno per giorno quella splendida donna che vuoi essere…
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Sono d’accordo che bisogna Acettare le cose che accadono e che spesso anche se si fanno a fin di bene possono provocare disastri perché siamo umani e quindi inclini allo sbaglio. Ma il senso di colpa e’ qualcosa che è difficile eliminare dalla nostra vita. Chi provo da anni Ma ogni volta torno indietro… Non so se in realtà potrò veramente cancellare questo tormento. Credo che arrivare a cancellare un senso di colpa importante non sia mai possibile fino in fondo. Credo che bisogna conviverci. Questo si ma liberarsene e’ quasi impossibile. Concordo che in questo modo la vita è più pesante. Passo ore a chiudermi perché e vorrei tornare indietro per cambiare le cose Ma non si può. Vorrei che accadesse qualcosa che mi potesse rasserenare Ma invece sono sempre pieno di ansie e paure per ogni cosa. La mia vita non potrà mai più essere la stessa di prima. A volte sono ad occhi aperti di essere al posto di mia figlia che ha fatto l’incidente. E lo vorrei cosi ardentemente che tutto intorno a me svanisce. Lei c’è l’ha fatta ora sta bene. Ma il mio senso di colpa per l’incidente non passa. Io le presi la macchina. Una macchina troppo vecchia. Avrei dovuto pensare che se fosse successo un incidente poteva farsi male. Ma non lo pensai. Ero troppo preso dal suo divorzio ero troppo arrabbiato per questa sua scelta che aveva distrutto tutto quello in cui credervo. Ero troppo arrabbiato con lei che aveva lasciato suo marito in quel modo senza ragione. Ero troppo arrabbiato con lei che aveva fatto entrare subito nella vita di suo figlio appena 4 anni un altro uomo. Ero troppo arrabbiato con lei che ci aveva mentito da anni sulla sua situazione. Ero troppo arrabbiato per accorgermi di quello che stavo facendo di quello che stava succedendo. E corsi e’ successo l’incidente quasi morale e questo mi ha segnato per sempre.
Caro Gionmi,
Vedi stai analizzando la cosa confondendo il senso di responsabilità.
La domanda che ti puoi fare in questo momento è: Di chi era la responsabilità di poter giudicare se l’auto di tua figlia fosse idonea considerando che lei stessa la doveva utilizzare? Beh, so che non ti piacerà avere questa risposta ma la responsabilità delle nostre azioni compete solo a noi, pertanto non puoi e non devi assumerti una responsabilità che non ti compete. Poi se la trattate come una bambina e lei accetta questo ruolo senza assumersi le proprie responsabilità allora bisongerebbe agire sul fatto a monte, ma questa è un’altra storia. A volte è difficile poter essere un genitore che considera il figlio adulto ed è pronto solo a sostenere le proprie scelte, forse si vorrebbe scegliere per il filgio perché si ritiene più esperti. Ma poi ci si ritrova a vivere una vita che gli altri hanno deciso per te.
Un abbraccio.
Pierluigi D’Alessio
Ciao, mi chiamo Martina ti scrivo dopo un lungo periodo in cui mi sono accorta di provare qualcosa di strano, angosciante, ma che non riuscivo a spiegare. Leggendo un po’ su internet sono arrivata alla conclusione di sentirmi in colpa ma nel mio caso, pensandoci non credo che sia verso qualche altra persona, piuttosto nei miei confronti… ecco per aver compiuto parecchie azioni in passato, che allora ritenevo, superficialmente, giuste, ma che ad oggi ritengo del tutto sbagliate! Diciamo che tendo a colpevolizzarmi molto. Il problema, però è che questo pensiero mi sta ossessionando, ci penso continuamente anche se cerco di distrarmi. Questo dovrebbe portarmi a cambiare e maturare, ciò è accaduto prima che mi accorgessi di questa insofferenza. Diciamo che però adesso ho molta più paura di agire, ho paura di sbagliare, a volte anche per vergogna, per mancata autostima… e tendo a nascondermi e ad evitare di mettermi in gioco. Vorrei qualche consiglio per riuscire a superare tutto ciò, grazie.
Ciao Martina,
Agire è fondamentale per poter ottenere ciò che si desidera nella vita. Sbagliare fa parte dell’apprendimento, dovrai probabilmente fare un buon percorso di Autostima. Cerca un Corso nella tua città ed agisci subito vedrai che migliorerai sotto tutti i punti di vista!
Un abbraccio!
Pierluigi D’Alessio
Buongiorno,vi scrivo perchè da qualche giorno la mia vita si è praticamente rovinata.
Sono disperata …a capodanno ho bevuto molto e per la prima volta mi è capitato di non ricordare niente di quello che è successo il giorno dopo,la cosa fino qua già mi ha sconvolto.
Fatto sta,alcuni giorni dopo un ragazzo mi scrive e mi dice che può essere successo qualcosa tra noi quando io non ricordo nulla e questo ragazzo mi fa completamente schifo (lo conosco solo di vista, ed era un amico di amici).
Voglio morire perchè se questo fosse vero mi sono in qualche maniera fatta “auto-violentare”, o meglio io la vedo in quest ottica ; per non bastare sono fidanzata da quasi 5 anni.
Sto malissimo non mangio , non dormo , non riesco più a studiare io al mio ragazzo non vorrei dirglielo perchè determinerebbe la fine della nostra storia conoscendolo e ho paura anche della reazione che potrebbe avere…e poi non merita di soffrire così tanto ,ci tiene moltissimo a me.
Io non trovo pace perchè non riesco a perdonare come una cosa del genere sia potuta succedere, io non la volevo veramente ….
Ho capito il mio errore e di come non sbagliare più, però penso che questa cosa me la porterò a vita e non riuscirò più a vivere una vita con un discreto livello di tranquillità. Penso in continuazione all’accaduto, penso di non pensare ,penso di volermi uccidere,penso che vorrei solo tornare indietro quando questo è impossibile . Non so proprio come fare per migliorare la situazione , ho paura che si possa venire a sapere la cosa e mi faccio troppo schifo ….
Non riesco più a convivere con me stessa e con il presente. Mi scuso se sono stata un po’ confusionaria ma ho urgente bisogno di aiuto…..
Cara Sara,
Cerca di farci capire meglio cosa sarebbe successo con questo ragazzo. E se avessi fatto del sesso completo, possibile che non ricordi nulla? Neanche un avvicinamento? Se così fosse non farti influenzare da ciò che può aver detto lui in quanto se non lo ricordi non è reale o quanto meno puoi beneficiare del dubbio! Abbandona il pensiero del passato e focalizzati sul tuo presente dimenticando tutti i se ed i ma… Vai avanti perché la vita è troppo bella e si vive nel presente!
Facci sapere,
Pierluigi D’Alessio
Ho riparato con quel mostro dicendogli di come stavo male di questa situazione e chiedendogli di raccontarmi la verità nel bene o nel male ….e ha negato il tutto dicendo ke anche lui nn ricorda bene e può essersi sbagliato e di conseguenza se nn ricordo nn è successo nulla a me nn sembra una persona normale. E io continuò a punermi x aver raggiunto questa situazione di merda. Soffro tutto il giorno ,insonnia ,dolore al petto ,vomito ed è passato quasi un mese …non so proprio se ce la faró
Cara Sara,
Diemnticati di questa storia, che sono certo non essere reale… Alcune cose le ricordiamo se non con la memoria con altri sensi: odori, suoni, vista, etc. e non mi sembra sia il tuo caso pertanto focalizzati sul tuo fidanzato e archivia questa faccenda, tornando a vivere bene per il tuo bene e per quelle persone che ti sono vicine!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Ho lasciato il mio ragazzo per vari motivi .ma adesso mi sento in colpa perché per colpa mia ha sofferto tanto …
Cara Jacline,
Non viziare i sentimenti. Era opportuno continuare a stare assieme a lui per non farlo soffrire oppure finire una relazione che non è più reale e soddisfacente?
A presto.
Pierluigi D’Alessio
i vizi portano a fare e dire cose che naturalmente ci fanno sentire in colpa, si pensa che non siano gravi come vizi,ma spesso le conseguenze lo sono. Non riesco o forse non voglio a trovare un’alternativa a questi. Non so dove cercare, cosa fare non mi và certo di fare la maglia o altro per sopperire al tempo che dedico a questi vizi, ma vorrei trovare ” la soluzione”
Grazie F
Ciao Franca,
Cosa intendi per vizi? Ed il senso di colpa lo provi per cosa esattamente? Dicci di più.
A presto!
Pierluigi D’Alessio
buonasera,
sono un paio di settimane che i sensi di colpa mi mangiano viva! sono sempre stata una ragazza e ora una donna “seria” come a molti piace definirmi. nella mia vita ho avuto solo 3 frequentazioni di media lunghezza, una storia tira e molla con un tipo che mi piaceva e credevo che con il sesso l’avrei potuto conquistare e poco altro, insomma in 25 anni non ho mai bruciato le tappe, primo bacio a 16 anni, prima volta a 19, mi sono laureata, lavoro, ho le mie amiche storiche, ho studiato lontano da casa per imparare a crescere, sono tornata al mio paese dove ho ripreso la mia vecchia vita (mai stata abbandonata) e da due anni sono fidanzata con un uomo fantastico! sempre attento a me e alle mie esigenze, mi fa ridere, mi fa girare la testa ed è tutto meraviglioso. unico suo difetto una leggera gelosia che ammette e che quindi sa gestire e non mi ha mai fatto pesare! lui ha avuto un unica sola storia di tantissimi anni, quindi il cammino per iniziare la nostra storia è stato lento e travagliano, ma finalmente abbiamo coronato il nostro amore! dopo che è venuto a conoscenza del mio passato ha storto un pò il naso perchè era sempre stato abituato ad avere con se una bambina che lui stesso ha trasformato in donna, quindi si è ritrovato a gestire una nuova situazione! anche se all’inizio era titubante ma in nome del nostro amore è riuscito a superare questo suo blocco mentale e siamo andati oltre.
c’è solo un piccolo problema, in questa mia vita molto semplice ho avuto un periodo in cui ero stata completamente sola, e dopo le chiacchiere che si erano fatte tra amiche, (con un profilo falso) ho iniziato a chattare con un ragazzo e nel giro di poco tempo è capitato un paio di volte di fare sesso virtuale in cam (senza mai mostrare i rispettivi volti), finita l’esperienza non mi sono mai sentita in colpa per quello che avevo fatto! ci ho pensato un paio di volte sorridendoci su, sentendomi un pò a disagio con me stessa ma nulla di che! tutto questo è successo 6 anni fa!
ora il pensiero di questo è ripiombato nella mia mente, mai nessuno, neanche le mie amiche più strette sanno di questa cosa, ma mi sento un peso addosso.. ovvio non dirò mai nulla a nessuno, è una cosa mia intima e resterà mia per sempre! ma è come se mi sentissi sporca! e in più ci sono dei pensieri catastrofici intrusivi che si prendono gioco della mia capacità di ragionare! non so bene come superare questo periodo..quasi mi sento come se non lo meritassi! come se lui potesse un giorno scoprire ciò e rimanere profondamente ferito..quando ferirlo è l’ultima cosa che vorrei!
Ciao Pam,
Cosa puoi fare per stare meglio? Se ne parlassi con qualcuno staresti meglio? Alla fine se ci pensi sarebbe una rimozione che ti alleggerirebbe tantissimo e poi se ci pensi è stato un “gioco” che non ha comportato nulla nella tua vita.
A presto!
Pierluigi D’Alessio
Buongiorno Dottore, ho 38 anni ed un fortissimo malessere e senso di colpa x avere rubato un braccialetto di 10 euro in un negozio , sono stata scoperta ma x fortuna mi hanno fatto solo una ramanzina infinita e non mi hanno denunciata. Io non riesco a darmi pace, come posso fare? Grazie mille
Ciao Valeria,
Comprendo il tuo senso di colpa ed è legittimo… Trasforma questo brutto episodio in un insegnamento e ringrazia la vita che ti ha dato in qualche modo un messaggio. Cosa hai imparato da questa brutta vicenda? Che significato dai a tutto ciò?
Un abbraccio!
Pierluigi D’Alessio
grazie mille x la sua attenzione, grazie di cuore! non riesco a darmi una spiegazione del perchè lo abbia fatto! non mi manca niente, non mi mancano i soldi, volevo comprare questo bracciale per regalarlo a mia cognata, ma quando stavo dentro al camerino a provare dei vestiti ho rotto il sigillo che lo teneva attaccato all’etichetta e l’ho indossato! ma perchè??? sicuramente mai più rifarò una cosa così schifosa, mai!!! ma non riesco a capire perchè l’ho fatto! in quel momento quando ho ho iniziato a rompere il sigillo ho pensato : vabbè ci provo, è solo un braccialetto tanto non si accorgerà nessuno di questo che sto facendo anche perchè devo comprare cmq altre cose. Dottore mi sento veramente uno schifo glielo giuro! vorrei morire. la signora della sicurezza che mia ha beccata è stata un angelo! anche se mi ha detto che certe cavolate non bisogna farle perchè si rischia veramente tanto x pochi euro, mi ha confortata tantissimo, mi ha tenuta la mano e mi ha detto di chiedere scusa e basta. Mi è andata di lusso! perchè se l’avesse scoperto mio marito veramente mi sarei voluta ammazzare! cosa posso fare adesso per superare questo momento? grazie mille Dottore
Valeria,
Focalizzati sul fatto che sei una persona onesta e che questa situazione ti ha fatto sottolineare quanto fosse una scemata e grazie a ciò, ora non farai più alcuna stupidaggine di questo tipo…
A volte la vita ci dà delle lezioni che se a trasmetterle fossero altre persone o contesti non gli daremmo il giusto valore. La tua situazione è una di quelle!
Ora che lo sai, riparti più forte di prima e abbandona questa vicenda che fa parte del tuo passato!
Un abbraccio!
Pierluigi D’Alessio
Grazie , grazie di cuore! Non so come ringraziarla . È da ieri che volevo scoppiare a piangere x sfogarmi almeno un pochino e adesso ci sono riuscita . Grazie infinite
Ottimo Valeria! Accedi pure al materiale gratutito per iscriverti alla nostra newsletter e poi dammi del tu…
A presto!
Pierluigi D’Alessio
Salve.
Circa otto anni fa ho cominciato a provare sensi di colpa che, ciclicamente, sono ritornati in me più o meno forti.
In generale, provo un senso di colpa di fondo per tutte le azioni del passato in cui credo che potrei essermi comportato senza rispettare le regole. Ho la sensazione che in questo modo abbia usufruito di un vantaggio senza il quale non avrei ottenuto tutti i traguardi raggiunti (laurea, dottorato, ecc.).
Più in particolare, ci sono alcuni episodi su cui la mia mente si è fissata, che mi tormentano come un tarlo continuo. Soprattutto, mi fa sentire in colpa un episodio di 12 anni fa quando mi sono intrufolato a una sessione d’esame (senza averne diritto) per aiutare una mia amica a superare quell’esame.
Sento che, non essendo stato punito per gli errori commessi, stia usufruendo di un vantaggio indebito. Per questa ragione, non riesco a godermi il presente. Vorrei riscattarmi, ma non so bene come fare. Mi sembra che in qualunque modo, farei dei torti a qualcuno. Ho paura di entrare in una spirale in cui perdo tutto quanto conquistato con sudore.
Non so bene come fare per liberarmi da questi sensi di colpa. Cerco di vivere tenendo duro, e concentrandomi sul bene delle persone che amo. Ma non sto mai veramente bene.
Un saluto.
Antonio.
Caro Antonio,
Vivere nel passato non ti aiuterà a riscattarti da ciò che ormai è stato fatto!
Intanto hai raggiunto un livello di consapevolezza che è fondamentale per diventare una persona migliore e orientata verso il bene!
Se non avessi avuto quei comportamenti passami il termine “mafiosi” non saresti mai arrivato a questo momento di estrema analisi con te stesso, pertanto anche quel passaggio è stato determinante per diventare ciò che sei ora! Riscattati subito con aiutare tutte le persone che puoi senza avvantaggiarti della posizione che ricopri, scopri la tua missione di vita e scrivela subito!
Un abbraccio!
Pierluigi D’Alessio
Salve Dottore, sono un ragazzo di 27 anni fidanzato da 9, sempre stato fedele, svolgendo una vita tranquilla.
Un giorno però sono stato attratto da una prostituta, non ho nemmeno iniziato il rapporto perchè pentito di cio che stavo facendo, c’è stato solo mezzo rapporto orale, poi sono corso via perchè mi sono reso conto dello sbaglio che stavo commettendo.
Non riesco nemmeno a capire come è potuto succedere e come se non ero io in quel momento, perchè amo la mia ragazza.
Adesso mi sento in colpa, a lei non dirò niente perchè soffrirebbe, cosa ne pensa?
Grazie
Caro Ferdinando,
Di fatto è naturale avere attrazione per un’altra persona non è una cosa anomala, certo avresti dovuto comprendere che il tuo amore è di più di un semplice rapporto sessuale consumato in auto di nascosto assieme ad una prostituta ma ormai tutto ciò è parte del passato!
Focalizzati sul tuo amore e abbandona il passato…
Un abbraccio!
Pierluigi D’Alessio
L’altro ieri mi ha scritto un ragazzo carino su FB, abbiamo scritto un po’ e io sono una che si affeziona un po’ velocemente. Ci siamo visti ieri e siamo stati a casa sua, durante il viaggio a casa(un’ora ) non mi ha parlato molto e una volta scesi dal treno mi ha baciata(cosa che mi è sembrata strana fatta cosi) dopo arrivati a casa, gli ho chiesto di guardare un film ma lui aveva l’aria e sembrava uno che volesse solo scopare, siamo stati insieme due ore, e in quelle ore, mi ha toccata e baciata tutto il tempo. Io non ero completamente d’accordo ,ma lui è più forte di me, quando mi ha baciata mi ha detto” dal primo giorno ho provato le tue labbra” e questo mi ha fatta sentire uno schifo , anche perché mi ha baciata lui e io non volevo. Al ritorno sul treno abbiamo incontrato un suo amico davanti al quale mi ha baciata e questo mi ha dato fastidio perche la cosa si potrebbe espandere e sapere, io non sono così, e questi mi ha sentire una merda e piena di sensi di colpa ,oltretutto ho marinato pure scuola per vederlo
Ciao Anna,
Era la tua prima esperienza con un ragazzo? Ormai ciò che è stato vissuto non può essere cancellato. Se ti sei in qualche modo spinta sino a lui in questo modo forse perché lo desideravi? Se dopo che ti sei baciata, poi non volevi forse perché non ti è piaciuto come ragazzo? In ogni caso hai vissuto un’esperienza e da li puoi farne tesoro per il futuro. Torna al tuo presente e decidi di dire addio al passato!
Un abbraccio!
Pierluigi D’Alessio dire addio al passato
Ciao, sono una ragazza di 27 che sta per cambiare la propria vita. Io e il mio adorato fidanzato abbiamo avuto una storia a distanza per 4 anni, in quanto lui è nato a 180 km da qui.
Abbiamo sempre pensato che si sarebbe trasferito lui qui, in quanto non ama la sua città.
Io invece che vivo in un piccolo paese, sono molto legata alla mia famiglia e non riesco a lasciarla.
Lui ha trovato lavoro fisso nella sua città ma io non ho voluto mollare tutto poiché mi faceva troppo soffrire.
Ora lui si è licenziato per venire a vivere con me con un lavoro solo stagionale.
Io lo amo e mi sento terribilmente in colpa perché non ho avuto coraggio.
Temo ora che non potremo avere futuro e rimpiango la mia decisione. Ormai non riesco più a vivere serena.. chiedo aiuto
Cara Luana,
La vita è piena di decisioni e voi avete deciso di stare assieme, prima di ogni altra cosa. Pensare a quello che è stato del passato, non ha più senso. Ora focalizzatevi sul vostro presente e fate in modo di raggiungere il vostro successo. Del domani non vi è certezza…
Un abbraccio e buona vita assieme!
Pierluigi D’Alessio
C’è qualcosa di strano che mi tormenta da alcuni anni. Credo anche di sapere da chi è nato tutto, ma ovviamente non posso intervenire perché per quanto ne sia certa, le mie sono solo intuizioni senza possibilità di riscontro. Questo malessere costante, mi ha tolto la serenità e da un po’ di tempo vivo con un senso di colpa nei confronti di un sacco di cose, anche le più banali e ho notato che più passa il tempo più diventa insopportabile. Vorrei solo che questa cosa finisca, non ne posso più e soprattutto non me lo merito.
Cara Francescca,
Dicci di più. Cosa esattamente provoca secondo te questo malessere? Quali sono le cause? Hai un’autostima elevata o no?
Facci sapere.
Pierluigi D’Alessio
Grazie mille per aver risposto, davvero.
Credo di essere stata infamata e questa cosa si è diffusa in modo spropositato. Non sono più serena, faccio le cose per forza, senza entusiasmo e appena succede qualcosa, una cosa qualsiasi, la mia mente inizia a degenerare in pensieri catastrofici, in più non so perché ho sempre il timore di fare del male o di deludere o di non essere capita. No, la mia autostima è inesistente. Non so come uscire da questa situazione.
Grazie ancora per la considerazione
Cara Francesca, ecco cosa puoi fare da subito: lavorare sulla tua Autostima. Iniziaare da dentro di te e mai da fuori. Soltanto quando i tuoi pensieri sono produttivi e positivi allora puoi avere risultati positivi. Agisci subito per il bene della persona più importante per te stessa: Francesca!
Un abbraccio!
Pierluigi D’Alessio
Grazie mille sia per i consigli, sia per la tempestività nel rispondere. Proverò allora. Grazie mille ancora, la gentilezza nei miei confronti ormai è così rara che ora non trovo altre parole per dire grazie.
Io vivo con il senso di colpa ma la cosa peggiore é che é solo colpa mia
Ho bisogno di parlarne con qualcuno ma non posso
Ho una relazione a distanza da un paio di mesi
E ho ripetutamente messo le corna al mio ragazzo
Questa cosa mi tormenta
Non riesco a mangiare
O a dormire
Quando non mi risponde per un paio di minuti ho subito paura che gli abbiano detto la verità
Io non voglio perderlo perché lo amo davvero
Non avevo mai messo le corna in vita mia
Una relazione a distanza é difficile e io non mi sono saputa controllare
Vorrei solo parlarne con qualcuno ma non mi fido di me stessa figuriamoci degli altri
In più non credo che importi a qualcuno
Io non credo che risuscito mai a liberarmi da questo peso sulla coscienza
Cara Chiara,
Il tuo senso di colpa ormai fa parte del tuo passato ed in quanto tale ormai non puoi rimediare se non accettare. Permetteti il diritto di accettare questa condizione.
Perché a questo punto cosa pensi possa aiutarti a cambiare il tuo stato d’animo? Come potresti stare meglio?
Un abbraccio!
Pierluigi D’Alessio
Caro Pierluigi purtroppo non lo so
Ormai é un tormento
Mi sto allontanando da tutto e tutti
Non so come star meglio e non vedo una via d’uscita
Ciao Chiara,
Pensaci un po’. Invece di restare con la mente al problema prova a spostarti sulla soluzione. Cosa ti farebbe stare meglio? In che modo il tuo senso di colpa potrebbe affievolirsi?
Un abbraccio!
Pierluigi D’Alessio
Purtroppo dire tutto al mio ragazzo mi farebbe stare peggio
Starei meglio se tutte le prove del tradimento fossero cancellate
Cara Chiara,
Questo avrebbe soltanto il merito di toglierti il problema ma non avresti imparato nulla… Lavora sulla soluzione fattibile ed affronta direttamente i problemi senza nasconderti, questa potrebbe essere la tua più importante lezione di vita!
Ti abbraccio!
Pierluigi D’Alessio
Io sto vivendo un fortissimo senso di colpa. Ho 33 anni, ingegnere, con un lavoro che non mi soddisfa e che non mi da possibilità di crescita personale.
Ho rifiutato da poco un offerta di lavoro unica che mi avrebbe lanciato verso una nuova carriera molto più entusiasmante e in salita. Al momento di decidere però non me la sono sentita e ho detto di no, dopo giorni di indecisione pazzesca. Ora so che quell’occasione non potrà mai più tornare. Ho paura di sentirmi in colpa per tutta la vita per non aver sfruttato questa occasione, e mi sento malissimo. Non dormo e faccio fatica a mangiare. In cuor mio so che avrei dovuto buttarmi ed accettare l’offerta.
Come posso superare questa fase?
Ciao Michele,
Devi accettare la tua decisione, altrimenti continui a restare nel passato. Il passato in quanto tale non esiste più e devi accettarlo. Piuttosto, cosa puoi fare adesso per migliorare te stesso? Cosa ti ha fatto rifiutare l’offerta di lavoro? Sicurezza economica? Pigrizia? Cerca di capire quali siano i tuoi valori fondamentali per te per fare chiarezza… Se vuoi un sostegno attraverso il Coaching visiona la pagina specifica “Affidati al Mental Coach!
Ti abbraccio!
Pierluigi D’Alessio
salve dottore, sono fidanzato da quasi un anno con la mia ragazza, la amo da morire e non l’ho mai trarita, due giorni fa mi è pero capitato di essere travolto da un forte senso di tentazione nei confronti di una mia amica seduta vicino a me. sono riuscito a resistere alla tentazione e non ho fatto niente( assolutamente niente), ma adesso mi sento in un grande senso di colpa. mi puo dare un suo parere?
Ciao W.r.e.,
Ma se non hai agito non puoi riconoscerti il senso di colpa. Come puoi prenderti un effetto di una situazione senza aver avuto la causa? Se ci pensi bene non c’è nulla di male ad essere anche attratto da un’altra persona, diverso è il tradimento! Quale sensazione hai avuto collegato al tuo senso di colpa?
Ti abbraccio!
Pierluigi D’Alessio
la sensazione che ho associato al senso di colpa è stata la vergogna per avere avuto pensieri simili su qualcun’altro, anche se appunto non ha fatto niente, mi capita spesso di sentirmi in colpa per qualcosa che non ho commesso ma ho comunque pensato. In ogni caso la ringrazio per l’aiuto e la velocità con cui ha risoosto
Salve dottore
Sono impegnata da ormai due anni con un ragazzo che amo
Per poter stare con lui però ho dovuto chiudere un’altra storia che avevo quando ho conosciuto il mio attuale fidanzato. Non mi sono mai voltata indietro perché convinta della mia scelta e per questa ragione so di aver fatto soffrire il mio ex compagno. Solo ultimamente, a distanza di due anni, mi sento in colpa nei suoi confronti: per averlo lasciato senza dare spiegazioni, per averlo fatto star male fregandomene e per averlo tradito con quello che è il mio compagno attuale. La mia paura è che i sensi di colpa abbiano dei riscontri sulla mia attuale relazione (che difenderei con le unghie e coi denti). È normale che i sensi di colpa si presentino solo dopo tanto tempo? E perché?
Ciao Cate,
I sensi di colpa possono essere usciti fuori dopo la prima fase di innamoramento che offusca in qualche modo la fase dell’amore maturo. In ogni caso, la tua scelta di allora avrà fatto soffrire il tuo ex, ma gli avrai dato modo di riflettere e fare la sua crescita. A volte, come diceva quel genio di Einstein “è nelle difficoltà che si cela l’opportunità”!
Ti abbraccio!
Pierluigi D’Alessio
Buonasera Dott.D’Alessio, mi sento da sempre una persona incompresa o meglio poco amata,fin da bambina non mi sono mai mancate le possibilita’ in famiglia ma e’ sempre stata una famiglia “malata”…senso dell’amore sbagliato o meglio diverso da quello che oggi offro a mia figlia..incondizionato, sincero, unico.
Rapporti conflittuali con l’unica sorella e un padre unico nel suo genere ma in negativo..bugiardo, abile nel farti sempre sentire l’ultima ruota del carro anche se poi ti compra una attivita’.
Che rivaluto ma poi svendo…inseguo quindi tanti fallimenti fino ad oggi..
Ho aperto questa piccola parentesi che certo non basta per capirsi fino in fondo ma per dirle che vivo in uno stato di ansia e inadeguatezza che mi paralizza e mi provoca un’ansia che si colloca all’inizio dello stomaco…di tipo anche fisico..se non fosse x mia figlia avrei voglia di sparire..
ma soprattutto vivo un grande senso di colpa per atteggiamenti che ho avuto verso persone alle quali volevo bene..per intendersi zii e cugine al punto da finire in tribunale per colpa di mio padre si ma comunque responsabile di esserci andata sostenendolo anche se quella volta aveva ragione, ma mettendomi contro tutti…
ho trattato male una cugina che mi voleva bene, una persona indifesa, umiliandola sul posto di lavoro solo perche’ trasversalmente soffrivo per un qualcosa che e’ stato fatto dall’altra zia…oggi mi sento una grande carogna…ho scritto a tutti loro una lettera lunghissima..forse ridicolizzandomi ma al momento mi fece sentire meglio…ebbene nessuna reazione..rivorrei quelle persone nella mia vita perche’ mi sono pentita e perche’ ancora oggi voglio loro un gran bene e perche’ vedrebbero una persona diversa ma nulla…io sento di essermi perdonata per aver tradito gli affetti di una vita per stupide motivazioni di interessi economici anche se nel sottile ci sono da sempre carenze affettive e senso di inadeguatezza…le parra’ strana e confusionaria la mia lettera ma mi sento bloccata…mi chiedo perche’ non si possa perdonare qualcuno che riconosce i propri errori….anche se le confesso che anche loro non sono immuni da qualcosa di sbagliato…
vivo un rapporto relazionale conflittuale..
sento che la mia rinascita potrebbe iniziare a realizzarsi se riuscissi a coltivare il mio piccolo sogno di una piccola attivita’ sarebbe come un modo di riscattarmi..il lavoro da dipendente mi deprime perche’ odio la mancanza di rispetto anche se da persona responsabile oggi)e con una figlia non potrei mai rifiutare…che caos la mia testa 🙂 mi scuso dottore
Cara Simona,
Evviva il caos! Vuol dire che sai cosa devi mettere a posto! Piano piano hai indicato tantissimi aspetti importanti per te e la tua vita, cerca di focalizzarti su di essi per poterli risolvere. Se i tuoi parenti non vogliono perdonarti, amali lo stesso rispettando anche il loro probabile dolore per aver ricevuto dei dispiaceri. Magari un giorno quando meno te lo aspetti saranno più aperti al perdono. Ricordati che non può mai essere una pretesa!
Una tua attività? Bene, focalizzati sul cosa e sul dove, analizza i vari aspetti e cerca di capire se può essere fattibile senza lasciare il tuo attuale lavoro, se ciò prevede un salto nel vuoto che non vuoi sostenere!
Perché non valuti un percorso di Coaching per orientarti meglio verso i tuoi obiettivi?
Ti abbraccio!
Pierluigi D’Alessio
Buonasera,
io ho 26 anni , sono la seconda di 3 sorelle. il mio problema è un padre che si è “mangiato tutto” per il vizio del gioco. sin da bambine abbiamo dovuto sopportare docce fredde, candele accese perchè lui sperperava i soldi per giocare e non per pagare bollette o affitto. l’unico problema è stato una madre sotto antidepressivi che ha preferito prendere farmaci anzichè risolvere la situazione, una sorella maggiore che non ha mai avuto interesse se non per se stessa e una sorellina più piccola a cui dare retta. oggi a 26 anni ho avuto l’ennesima discussione con mio padre perchè chiede soldi a chiunque e dopo aver discusso per un pò l’ho convinto , per cosi dire, a farsi curare. adesso mi sento in colpa al pensiero che verrà trattato come un malato, so che è una cosa per il suo bene e anche per il nostro ma mi sento in colpa guardandolo.
Ciao Amaranta,
A volte bisogna essere decisi soprattutto quando si parla di dipendenza dal gioco. Farsi aiutare da persone specializzate è necessario per poter vivere bene ed aiutare chi ami. La dipendenza qualunque fosse è senza dubbio una malattia, il ruolo che stai intraprendendo Amaranta è senza dubbio impegnativo ma fondamentale per il benessere di tutti! Stai intervenendo sulle cause e non sugli effetti, quindi è la strada giusta per mettere a posto le cose che ritieni giusto.
Ti abbraccio!
Pierluigi D’Alessio
Ciao e grazie per l’articolo da quasi un anno sto con un uomo di cui sono molto innamorata. siamo separati e abbiamo figli tutti e due. tutto andava bene e avevamo molti progetti insieme, certo sapevamo che non è una passeggiata, ma lui da un po’ sta molto male perché sente dei forti sensi di colpa, rispetto al fatto che è separato da tempo, ma non si era mai innamorato e non aveva mai progettato un futuro diverso. Adesso è come paralizzato dai sensi di colpa. Sa che sarebbe assurdo tornare a casa dopo anni ma non riesce più a vivere nè presente nè futuro. Io come posso aiutarlo? Le cose ovviamente tra di noi sono cambiate perchè mi ha chiesto del tempo per mettere a posto la sua confusione. Anche se avverto e sento quanto ci tiene a me, io ho paura che questa storia finisca. C’è qualcosa che io possa fare oltre a dargli tutto il tempo che gli occorre?
Ciao Vera,
La cosa che tu puoi fare è senza dubbio lasciargli il tempo per mettere a fuoco cosa vuole dalla sua vita. Quando una persona decide veramente, mette da parte tutte le possibili alternative. Se lo ami veramente, fagli semplicemente capire che tu ci sei e poi assumiti anche il rischio di “lasciarlo libero di scegliere”!
Un abbraccio!
Pierluigi D’Alessio
Vivo con forti sensi di colpa e ansie. Ho 40 anni, uno splendido compagno e una figlia stupenda di 15 mesi. Ecco, ora stiamo pensando forse di avere un secondo figlio, ma la mia etá, la paura delle possibili complicazioni di una nuova gravidanza per il nascituro, il fatto che giá abbiamo avuto tanta fortuna ad avere avuto la prima figlia, ci fa titubare tanto. Io vorrei tanto un secondo figlio, anche se penso che economicamente staremmo meglio con 1, e potremmo vivere bene, ma intorno a me vedo solo famiglie con 2 figli e sto male.Io mi sento terribilmente in colpa che mia figlia rimanga figlia unica infelice e ce lo rinfacci, e di essere arrivata tardi alla maternitá. Questo perché ho conosciuto il mio compagno a 34 anni, ma avevo una madre malata da molti anni a cui badare fino ai 36, e meno male lui non voleva figli. Dopo la sua morte per un anno ho voluto svagarmi e viaggiare di piú, la mia grande passione. Mi sento in colpa per non avere pensato alla mia etá prima di avere mia figlia.
Cara Crissy,
Ringrazia la vita per il dona che hai già e non orientarti sempre al futuro. Motlissime persone non hanno neanche una figlia e non sai quanto vorrebbero averne. Vivi il tuo presente che è l’unico tempo in cui possiamo vermanente vivere, il resto non esiste…
Un abbraccio!
Pierluigi D’Alessio
Ciao il mio senso di colpa dura da otto anni ,nel 2008 lavoravo presso un azienda ,un buon stipendio un ottimo rapporto con i colleghi e con i clienti ,poi l azienda venne investita dalla grande crisi e decise di vendere ad una società quel tempo eravamo 450 dipendenti troppi per i loro gusti non potevano licenziare perché avevamo tutti un contratto a tempo indeterminato ,allora questi optarono per le maniere forti decisero di fare in modo che gli stessi dipendenti esasperati firmassero le dimissioni ,iniziarono una violenza psicologica esasperante rimproveri a non finire insulti ,umiliazioni turni massacranti ,alcuni riuscirono a resistere io non riuscii a resistere e il 10 dicembre del 2009 firmai le dimissioni ,da quel giorno non sono più riuscita a trovare un altro lavoro ,il mio stato d animo era a terra sempre di più tutte le notti mi sogno il mio lavoro io che mi trovo con le mie colleghe io che lavoro che corro da una parte all altra felice e appagata il mio senso di colpa nasce dal fatto che non avrei mai dovuto mollare avrei dovuto combattere di più io credo che tutto questo me lo porterò a vita , quando fai del male a qualcuno puoi rimediare puoi aiutare questa persona ,scusarti ma quando fai del male a te stessa difficilmente puoi rimediare credo che sia come un cancro che sparisce una volta che muori
Ciao Giulia,
Continuare a darti la colpa di certo non ti può aiutare a trovare un nuovo lavoro pertanto, fai un bel lavoro sulle tue competenze e comprendi cosa c’è che non va nel perché non hai riscontri positivi!! Semmai valuta un sostegno con un Career Coach…
E poi, quanto tempo avresti resistito con le vessazioni e le umiliazioni? Se ti fossi ammalata per questo mobbing? Ne sarebbe valso la pena? Alla fine è solo un lavoro, la tua vita e la salute è moolto più importante.
Un abbraccio!
Pierluigi D’Alessio
Salve,
Ho 35 anni e sono sposato da 4. Mi è sempre piaciuto piacere (scusate la ripetizione) e mi capitano di frequente tentazioni ed occasioni ma resisto. Tuttavia spesso sono io a cercare un lieve flirt o la situazione “pericolosa” e poi ne esco, pur rendendomi conto che mi sono già comportato male così, è per certi versi sia come avertradito fisicamente. La cosa peggiore è che ogni volta sto malissimo ma cronicamente ci ricasco. Anche questa volta non ho fatto nulla di concreto ma ho creato io una situazione scorretta e ne soffro terribilmente, mi sale un’ansia terribile e non riesco a mangiare o dormire per giorni, sento un tremendo desiderio di confessare tutto ma so che così farei solo male senza reale motivo a mia moglie.
Come posso perdonarmi senza soffrire così tanto e magari sfruttare la cosa per evitare di ricaderci? Esiste qualche metodo per gestire questi attacchi tremendi d’ansia?
Grazie mille per la comprensione
Ciao Luca,
Approfondisci dentro di te perché devi piacere! Cosa è insoddisfatto dentro di te perché hai bisogno di piacere? Devi misurare il senso di attrazione che non si affievolisca? E’ una sindrome narcisistica?
A presto!
Pierluigi D’Alessio
Ciao Pierluigi, grazie della tua risposta! Penso sia semplicemente che mi piace conquistare e una parte di me vorrebbe essere libera di farlo, ma so benissimo che non posso e soffro terribilmente se manco di rispetto alla persona che amo. Difatti poi alla fine mi tiro sempre indietro ma facendo autocritica capisco che anche solo crearmi certe situazioni è scorretto e non me lo riesco a perdonare e ne soffro a livello fisico in modo terribile. Mi chiedo se esista un modo per fare mia la convinzione che ormai è inutile dannarmi l’anima per un errore commesso – in fondo non grave – e smettere di torturarmi e invece magari farne maggiormente tesoro per il futuro.
Grazie mille per i consigli!
Ciao Luca,
E’ chiaro che avere pensieri e fantasie extra coniugali, non rappresentino il tradimento! Un esercizio che puoi fare è tornare al tuo “qui ed ora” nel tempo presente. Spesso il senso di colpa si alimenta con il pensiero del passato pertanto allenati a restare focalizzato sul tuo presente. Inizia a lavarti i denti con la sinistra se sei destorso, ad utlizzare la mano opposta a quella che sei abituato, utlizza il piede opposto che generalmente utilizzi per prendere le scale, inizia ad essere consapevole in tutti quei movimenti che fai da “addormentato” compreso il fatto di attraversare le porte in casa. Tutti questi gesti sono stati da noi così interiorizzati che abbiamo perso la condizione del tempo presente. Riparti da questo. Così potrai riportarti con il tuo pensiero più facilmente al tuo presente.
Un abbraccio!
Pierluigi D’Alessio
Che fare quando si è molto delusi per la fine di un’amicizia ma lei mi contatta solo perché ha i sensi di colpa e non perché vuole realmente ritornare ad essermi amica? Se glielo dico non lo ammetterebbe.
Ciao Roberto,
Ci sono situazioni in cui devi decidere se vale la pena continuare un’amicizia o meglio per tutti cambiare strada…
Un abbraccio!
Pierluigi D’Alessio
Ciao sono una ragazza di 26 anni e sto vivendo un periodo bruttissimo. Circa un anno fa ho sceperto di avere,da una vita intera, dei traumi causati dalla ferita da tradimento (complesso di elettra) e quella dell’abbandono. Il primo trauma mi porta ad avere tantissimi sensi di colpa ogni volta che devo prendere decisioni e inoltre tantissima paura a lasciarmi andare emotivamente e fisicamente e difficoltà ad accettare i miei limiti e la tendenza a fare tante cose per risultare perfetta Stressandomi tantissimo e non godendomi MAI la vita. Ogni volta che succede qualcosa che non mi aspetto SALTO IN ARIA, sto malissimo e se non riesco a controllare la situazione perché per esempio aspetto una risposta da qualcuno ad un messaggio inizio a diventare irrequieta al massimo e inizio a stare malissimo. Il secondo trauma causato dalla mamcanza di affetto paterna mi ha fatto vivere chiusa in un guscio e adesso ho tantissima ansia e paura e ogni volta che devo fare con le mie mani qualcosa di importante ho agitazione fisica alle stesse, mi viene di andare in bagno in continuazione. Sto vivendo un inferno. Ho paura di non poter avere mai una vita serena e di arrivare a 30 anni senza la possibilità di far innamorare un ragazzo di me, di crearmi un futuro e una famiglia che è sempre stato il mio sogno. Che esercizi posso fare, quali libro posso leggere o come per liberarmi dei sensi di colpa invalidanti per sempre e non avere inoltre il terrore di affrontare la vita? Vorrei iniziare una rinascita e ottenere una guarigione eterna per non soffrire mai più.:(
Grazie dell’attenzione
Ciao Alessia,
Dovresti lavorare sulla gestione dei tuoi stati d’animo, sui tuoi giudizi, sul fatto di non essere troppo pignola sugli aspetti della vita ed essere più leggera nell’osservare una situazione o contesto. Valuta eventualmente un percorso di Crescita Personale nella tua città, e inizia con seguire blog come Crescita-Personale.org che possono aiutarti a conoscere meglio te stessa e iniziare ad agire per il tuo benessere!
Un abbaccio!
Pierluigi D’Alessio
Ciao,
Soffro di senso di colpa, nelle relazioni amorose. Mi sento in colpa verso il partner perché ad esempio non l’ho amato dal primo giorno come invece è accaduto dopo un mese. Oppure in questo caso attuale, all’inizio non ero sufficientemente coinvolta e quindi ho continuato a pensare ad altre persone…e adesso che il sentimento è emerso mi sento in colpa perché avrei voluto amarlo da subito e il fatto di aver pensato ad altri mi fa sentire come se l’avessi tradito. Razionalmente so che non ho fatto niente di male. Ma mi preoccupo più del dispiacere suo che del mio essermi messa in condizioni di capire cosa volessi veramente.
Grazie
Ciao Fede,
Se continui a restare con la mente nel passato, cosa ottiene effettivamente? Probabilmente è là che emerge il tuo senso di colpa, quindi dovrai lavorare per restare nel tuo presente, per focalizzare le tue energie nella relazione che è l’aspetto più importante a cui tieni! Invalida il superfluo e focalizzati sull’importante!
Un abbraccio!
Pierluigi D’Alessio
Salve,mi chiamo Giuseppe e ho 42 anni.un anno fa ho conosciuto una ragazza di 41 anni che vive a 50 km di distanza.e’ iniziata una relazione di 8 mesi circa.in questi 8 mesi lei mi ha più volte chiesto di andare a conoscere la sua famiglia,di trovarmi un lavoro nella sua città e di trasferirmi nella sua città per convivere.io non le ho mai dato risposte chiare,ho preso tempo…anche perché avevo un lavoro nella mia città fino al 31 maggio.a febbraio sono iniziati litigi perché ci vedevamo poco e su chi dei due doveva andare a trovare l’altro.premetto che veniva quasi sempre lei,poiché io lavoravo fino a tardi e anche nel weekend.ai primi di Aprile mi lascia dicendo che lei ha fatto di tutto per me e io non ho fatto nulla per lei.non mi concede una seconda opportunità dicendo che me ne ha date tante,che io non l’ho ascoltata…pensavo solo al mio lavoro e a me stesso..sono due mesi che sono in angoscia per sensi di colpa mostruosi per averla persa..ho tentato riavvicinamenti ma lei mi ha respinto.sto malissimo..non esco da casa,non mangio,non dormo..mi manca da morire lei,la amo ancora.non so come devo fare a riprendermi
Ciao Giuseppe,
Se lei non torna indietro e non ti vuole ascoltare, sei sicuro che fosse vero amore? Quando c’è l’amore un compromesso si trova sempre e ci si viene incontro… Non farti una colpa perché è probabile che i motivi siano altri.
Un abbraccio!
Pierluigi D’Alessio
Caro Pierluigi,purtroppo il secondo motivo della rottura e’ dovuto alla mia irascibilità.ho molta rabbia dentro dovuta allo stress lavorativo e a un gravissimo lutto recente.più di qualche volta ho scaricato il mio nervoso su questa ragazza per motivi davvero futili e senza che lei avesse colpe reali.a volte non le rispondevo al telefono per uno o due giorni.questo atteggiamento mio l’ha fatta stare malissimo ed è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.questa sofferenza sua arrivata al limite l’ha convinta a prendere la decisione definitiva e irreversibile di lasciarmi.da qui i miei sensi di colpa