Chissà quante volte abbiamo pensato ed utilizzato una delle seguenti espressioni: “Non ci riesco ad imparare l’inglese, io non sono portato per le lingue” oppure “Quella ragazza non mi guarderà mai, è troppo bella per me” oppure “Non ci riuscirò mai, è troppo difficile per me”. Questi son i classici esempi di attaccarsi a delle credenze.
La credenza è una “sensazione di certezza” che abbiamo sia in senso positivo, nelle circostanze di forte autostima e sicurezza in noi stessi; sia in senso negativo nelle situazioni in cui abbiamo scarsa fiducia in noi stessi e bassissima autostima.
E’ inutile dire che il nostro intento è quello di stare, per dirlo alla Anthony Robbins, il guru della formazione motivazionale mondiale, in uno stato di peak state che rappresenta la situazione di forte autostima, sicurezza in noi stessi, prontezza di riflessi e attenzione, in due parole: fisiologia e focalizzazione.
Le credenze sono di due tipi: credenze limitanti e credenze potenzianti.
Le credenze limitanti sono quelle convinzioni mentali che abbiamo costruito giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno associate a luoghi comuni, pregiudizi, insuccessi, fallimenti, insegnamenti distruttivi che ci hanno trasmesso i nostri stessi professori a scuola, il gruppo dei pari o addirittura i nostri genitori a casa.
Mentre le credenze potenzianti sono quelle convinzioni mentali che abbiamo costruito nel tempo che ci hanno rafforzato il nostro “IO”, la nostra sicurezza, la nostra determinazione, il nostro ottimismo e pro attività.
Fondamentalmente ognuno di noi ha delle credenze limitanti anche se essendo ogni individuo diverso dall’altro, qualcuno ne avrà di più mentre altri ne avranno di meno, qualcuno sarà più “convinto” che non esiste rimedio mentre altri saranno più capaci di dare una “svolta”.
Per iniziare prova a metterti in gioco e a compiere queste due AZIONI con il metodo Dickens Process:
1) Scrivi almeno tre credenze o più limitanti che hanno prodotto conseguenze negative
2) Depenna le vecchie credenze limitanti una ad una e sostituiscile ognuna con delle credenze potenzianti e costruttive
Il passo successivo che ti chiedo è di visualizzare cosa hai scritto e ragionare sul fatto che piuttosto che esserne vittima, puoi avere il CONTROLLO dei tuoi pensieri e puoi SCEGLIERLI di cambiarli ORA non domani o tra un mese ma ORA. Per esempio, se ti trovi a pensare che non avrai mai un partner perché non riesci a liberarti dei tuoi comportamenti limitanti, afferma coscientemente che tu hai il potenziale per avere un partner tanto quanto chiunque altro.
Focalizza il tuo pensiero sulla determinazione, sul coraggio e sull’ottimismo che ti serviranno per riuscire ad ottenere i tuoi obiettivi della tua vita.
Ripeti questa tecnica ogni volta che ti torneranno i pensieri negativi e abbi costanza nel riprodurre il circolo virtuoso che deve farti trasformare le credenze limitanti in potenzianti!
Un altro valido strumento per formare nuove convinzioni è usare la tua immaginazione per cambiare la tua convinzione che hai di te stesso.
Fai meditazione: prenditi 20 minuti in un ambiente a te familiare, silenzioso e rilassante, chiudi gli occhi e pensa a te stesso come vuoi essere. Vediti già sicuro di te, realizzato, coraggioso e determinato a raggiungere i tuoi obiettivi. Ripeti almeno per dieci giorni questo esercizio e finirai per sentirti veramente così in modo naturale, perché avrai nel frattempo sviluppato in te un’abitudine a vederti in modo diverso e questa abitudine diverrà per te la tua nuova convinzione.
Infine associa un forte dolore alle convinzioni limitanti, pensando ai danni che ti hanno già provocato in passato (se ti fa piacere ripeti ad alta voce la tua vecchia credenza limitante con un tono di voce sarcastico e alla fine grida che questa è una GRANDE CAZZATA) e soprattutto agli enormi svantaggi che avresti in futuro mantenendo le stesse credenze.
Subito dopo scegli nuove credenze potenzianti (es. “tutto ciò di cui ho bisogno è già dentro di me” e associa grande piacere alle nuove convinzioni, vivendo in anticipo come se esse fossero già una realtà concreta.
caro pierluigi, volevo chiederti soltanto se queste credenze limitanti sono causate dall’ambiente in cui uno è cresciuto oppure se sono già dentro di noi in modo naturale; come avviene che uno si fa queste credenze che come tu ben dici poi alla fine portano inevitabilmente a limitarci la vita e la carriera??
Ciao Tazio,
Le credenze limitanti crescono dentro di noi attraverso lo sviluppo mentale e la maturità sin dalla prima infanzia attraverso fallimenti o ancora peggio attraveso i genitori, il gruppo dei pari, la scuola. Finchè non mettiamo in dubbio le nostre credenze limitanti e iniziamo a credere che nulla ci può limitare e che dipende soltanto da noi e il fatto di iniziare a fare un lavoro di introspezione per sostituire le credenze limitanti da quelle potenzianti.
Grande articolo questo sulle credenze. Penso che dovremmo fare tutti un approfondimento su questo per aumentare la crescita personale.
La ringrazio per questo articolo, cosi come sono ora ho il timore che le mie convinzioni limitanti possano ferire me ma sopratutto chi è vicino a me e che mi ama. Un cordiale saluto
Ciao Luca,
La consapevolezza di dove stai andando già ti deve dare felicità! Tutti noi, chi più chi meno ha delle credenze limitanti: “Non sono portato per le lingue” “Non sono capace di amare una donna” “Non sarò mai fedele” “Non sarò mai libero finanziariamente”. Tutte queste convinzioni, una volta che abbiamo la consapevolezza che è giunto il momento di dire basta, le possiamo cambiare e metterle in discussione, così avremo una nuova vita in cui fare il nostro capolavoro!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Sono Paola ho letto questo articolo e per me è mol-to utile, ho anch’io il complesso di inferiorità sebbene o 45 anni forse in forma minore rispetto a quindici anni fa non ho avuto una vita molto feli-ce sono nata di 1 kg. e otto cento grammi e ho avuto problemi di salute da tanti anni intervalato di anni chestavo bene dove mia madre e padre (e lì le do colpa a loro perchè) mi hanno messo un sacco di paure nella mia mente mi trovavo sempre inade-guata. Nel posto di lavoro ni hanno fatto sentire inadeguata eanche ho subito mobbing per sei anni, il mio quozente d’intelli-genza è scarso perchè ho fatto un test e il risultato basso, sono stata abbastanza bloccata sebbene il mio impegno nei vari corsi che ho fatto risultano sufficienti, i miei genitori mi hanno tenuto in una campana di vetro, quando vedevo un bel ragazzo mi dicevo come ho letto sopra facevo il pensiero negativo poi se lo prendevano le altre eme non mi vedevano non sono una bellezza e sono alta un metro e quaranta e anche lì sono castigata anche come scarpe mi devo adeguare a quelli da ragazzino perchè porto un 32 33 e non trovo scarpe con un po di tacco o zeppa e questo mi rende che non sono contenta, ho conosciuto nel 2004 un ragazzo in croce rossa anche lui dei forti limiti e tuttoranon sono contenta perché pensavo per me di trovare una persona migliore per me, sono passati anni e sono un po’ migliorata con il tempo ma lui è rimasto uguale. Da diciasette anni metto le gocce negli occhi per mantenere la pressione bassa, e questo medico mi piace molto perchè è bello e poi con il tempo il livello culturale si noterebbe e poi non posso competere con le belezze che sicuramente gli ronzano a torno perchè io non sono bella ma sono un’ carina. La ringrazio se potrà rispondermi. Distinti saluti da Paola
Ciao Paola,
Perché ti stai focalizzando sui problemi e sul tuo passato! Inizia a cambiare il tuo presente e il tuo passato lascialo andare! Lascia stare il quoziente di intelligenza che è un dato fuorviante, se lo dovessi rifare i risultati saranno sicuramente diversi.
Prendi le tue decisioni ma assumitene la responsabilità, anche davanti ai tuoi genitori!
Aumenta la tua autostima e lavora su quella, è il più grande investimento che puoi fare!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio